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Attualità | 30 marzo 2018, 07:45

Crissolo ha scelto: investimento da 1milione di euro per il posizionamento di una nuova seggiovia

Decisione condivisa da tutto il Consiglio comunale e appoggiata, tempo fa, da Regione e Parco del Monviso. “Ora si apre un nuovo capitolo” ha detto il sindaco. “Deluso” il gestore Gabriele Genre: “Una scelta che decreta la morte del “Granero Lungo’”

Il Consiglio comunale all'unanimità si esprime sulla strategia di ampliamento del comprensorio sciistico

Il Consiglio comunale all'unanimità si esprime sulla strategia di ampliamento del comprensorio sciistico

Ha, senza dubbio, dell’epocale la decisione assunta ieri sera (giovedì) dal Consiglio comunale di Crissolo.

All’unanimità, maggioranza ed opposizione (unica assente Elisa Tarasco) hanno approvato la “strada da intraprendere”, come l’ha definita il sindaco Fabrizio Re, per l’ampliamento del comprensorio sciistico.

Il futuro degli impianti e del paese passerà dunque attraverso un solo punto, fissato con fermezza dal Consiglio: il posizionamento di una nuova seggiovia.

Gli 880mila euro della Regione, insieme ai 120mila di fondi comunali (che portano l’investimento ad un milione di euro) serviranno per un nuovo impianto di risalita, con partenza nelle immediate vicinanze dell’attuale arrivo della seggiovia “Monviso”.

L’operazione, com’è stato detto in Consiglio, vede il Comune impegnato ben oltre la sua quota di cofinanziamento, pari al 10% e quindi a 88mila euro e “va considerata in un’ottica non solo rivolta al turismo invernale, ma anche a quello estivo”.

L’ingegner Dario Alberto, consulente tecnico del Comune, ha detto a chiare lettere come l’installazione di una nuova seggiovia sia stata approfondita anche con il Ministero. “Il tracciato sarà vincolato dalla conformazione del territorio”: il Monte Granè, infatti, con le sue pendenze costituisce un elemento di rischio valanghivo.

A ciò si potrebbe ovviare con l’installazione di una serie di paravalanghe, ma si tratterebbe di un’opera troppo onerosa. La nuova seggiovia giungerà comunque a quota 2200 metri di altitudine.

Le considerazioni espresse dagli amministratori durante il Consiglio sono state, in buona sostanza, pressoché identiche a quelle dell’incontro pubblico che il Comune aveva organizzato, il 23 ottobre, nella sala delle Guide alpine.

In quella sede, Regione Piemonte e Parco del Monviso si erano espressi a favore di un secondo impianto, attraverso gli interventi rispettivamente di Paolo Allemano (“Investire pensando solo ai tre mesi della stagione invernale non sarebbe buon investimento”) e Gianfranco Marengo (“Dobbiamo riflettere su come utilizzare gli impianti al meglio, ma 365 giorni all’anno”).

Tanto se n’è discusso – ha detto il sindaco Re – ma riteniamo doveroso che sia il Consiglio ad esprimersi sul futuro del nostro paese, condiviso con tutti, e dove non esiste maggioranza e minoranza. Si sono espressi tutti in questi mesi, dalla Regione al Parco del Monviso: non dobbiamo guardare solo all’inverno, ma anche all’estate. Di qui la decisione di posizionare un secondo impianto”.

Non poteva mancare l’intervento di Aldo Perotti, ex primo cittadino ed attuale vicesindaco.

Penso al 1957, quando gli impianti erano nati con lo scopo di avvicinare il paese alla montagna. Poi, la spumeggiante pratica della discesa con gli sci ci ha distolto dall’obiettivo primario, facendoci concentrare solo sull’aspetto invernale. Se lo sci è andato forte nel primo periodo, ora abbiamo un’inversione di tendenza. Resta comunque inteso che questo secondo impianto, da un lato risolve il problema della quota neve, mentre dall’altro si pone come un’innovazione sull’uso durante la stagione estiva”.

La nuova seggiovia, infatti, potrebbe essere scelta dagli escursionisti come un pratico mezzo di trasporto in quota. L’arrivo dell’impianto, dunque, diventerebbe il punto di partenza per le tante escursioni al cospetto del Monviso.

Pensate – ha aggiunto Perotti – che in Val Varaita la seggiovia di Pontechianale incassa più d’estate che d’inverno. Questo dato ci deve far riflettere”.

Di “massima condivisione” sulle scelte da intraprendere ha parlato anche Massimo Ombrello, capogruppo d’opposizione: “Questa è la posizione condivisa da tutti. Un parere preso a ragion veduta, dal momento che solo attraverso questi investimenti la stazione potrà migliorare la sua vendibilità. Un salto di qualità che aspettiamo da anni e che potrebbe farci raggiungere l’obiettivo finale, cioè vedere la stazione di Crissolo aperta tutti i giorni”.

Il sindaco ha auspicato un “continuo dialogo con il gestore, che c'è e che deve continuare a gestire l’impianto. Da questa decisione si apre un nuovo capitolo, con tutti i passaggi successivi”.

Non dello stesso avviso Gabriele Genre, rappresentante della Sipre presente in sala, che - al termine della seduta - non si è detto soddisfatto di quanto deliberato dal Consiglio.

Anzi, mi trovo costretto a manifestare tutta la mia delusione – ci ha dichiarato – dal fatto che né la maggioranza e né la minoranza abbiano citato il nostro progetto (prevedeva l’allungamento dell’attuale seggiovia: ndr).

Perlomeno, si poteva accennare al fatto che il gestore, a suo tempo, aveva espresso un progetto dettagliato di opere da mettere in campo per il futuro di Crissolo.

Il nostro progetto prevedeva, a carico del gestore, anche un investimento di 1 milione di euro, con la riqualificazione dei fabbricati di Tampa Giaset e con la realizzazione di un campo scuola che oggi manca.

La nuova seggiovia, di fatto, rappresenta la morte della nostra sciovia ‘Granero lungo’, sulla quale abbiamo speso, pochi anni fa, 100mila euro per la revisione. Posizioniamo impianti nuovi dove ce ne sono già. Il numero di sciatori è in calo. La pista è sempre quella.

Continuano a ritenere migliore il nostro progetto”.

Il Comune, frattanto, continuerà nel solco ormai tracciato, procedendo con gli studi, la progettazione ed il reperimento di un nuovo impianto.

Nicolò Bertola

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