Attualità - 08 aprile 2018, 18:32

Quando la tesi di laurea diventa un libro: che successo per "La protesta è tutta un rap" del monregalese Marco Picco!

Il 47enne, libraio presso la libreria "Confabula" insieme al collega Fabio Viola, racconta la genesi del suo esordio letterario e svela: "Sto raccogliendo idee per un possibile seguito"

Marco Picco con una copia del suo libro

Marco Picco con una copia del suo libro

Prima la laurea, conseguita a Torino e foriera di enorme soddisfazione personale; poi, la pubblicazione del primo libro, che rappresenta, di fatto, il debutto nell'universo letterario. In mezzo, a fare da trait d'union, la tesi di laurea, divenuta "un saggio socio-politico profondo, documentato e molto preciso anche da un punto di vista della ricerca delle fonti", come scrive Ornella Donna nella recensione per il sito "Qlibri".

Questa, a grandi linee, è la storia recente del monregalese Marco Picco, 47 anni e libraio presso la libreria "Confabula" insieme al collega Fabio Viola. Nei mesi scorsi, l'autore ha pubblicato "La protesta è tutta un rap", in cui tale genere musicale, come commenta sempre Ornella Donna, "viene visto come mezzo espressivo preponderante per esprimere un disagio sociale. È considerato un tramite per esprimere dissenso e disapprovazione, per ovviare a un'ingiustizia o iniquità perpetrate all'interno della società".

Incuriositi dall'importante successo in termini di vendite che il libro sta riscontrando, abbiamo incontrato lo scrittore per rivolgergli alcuni quesiti circa la sua opera, che sarà presentata per la prima volta alle 21 di mercoledì 2 maggio presso la biblioteca di Volpiano.

Da tesi di laurea a libro: com'è nata quest'idea? E come si è sviluppata?

"L'idea di pubblicare la mia tesi è nata da un incontro fatto con un mio carissimo amico ex giornalista Rai, anch'egli scrittore di romanzi e saggi. Dopo aver letto la mia tesi, mi ha incoraggiato a rivederla e pubblicarla. Inoltre, sono anni che faccio il libraio e di conseguenza ho pensato: 'Perché anch'io non posso provare a pubblicare un mio manoscritto?'. Così ho fatto. Ovviamente, il mio saggio è stato riveduto più volte per renderlo più agevole e di facile lettura per tutti, visto e considerato che l'80% delle tesi di laurea sono ostiche da leggere".

Qual è il vero significato del titolo?

"La musica rap è nata come forma di protesta nei ghetti americani delle grandi metropoli. Protesta sociale, economica, politica contro un sistema che non concedeva nulla o quasi nulla agli afro-americani di allora e anche dei giorni nostri. Si protesta per ottenere diritti e soprattutto per essere considerati persone: un argomento di estrema attualità, soprattutto nei confronti dell'attuale immigrazione africana verso l'Italia e l'Europa tutta".

Lei è un appassionato di musica rap? E perché?

"Appassionato sì, ma con un occhio di riguardo ai primi 'vagiti' della musica rap. Ancora adesso ascolto artisti e gruppi rapper americani e italiani per carpire differenze, soprattutto di contenuto, rispetto agli artisti degli anni Settanta e Ottanta. Non ascolto solo musica rap, sono abbastanza onnivoro nei confronti di tutta la musica (dal rock alla dance, fino addirittura alla musica classica e alle opere)".

Ritiene che i messaggi contenuti nel testo di una canzone rap possano "arrivare" meglio al pubblico rispetto a quelli inseriti in brani appartenenti ad altri generi musicali?

"Il linguaggio, o meglio, le parole utilizzate nei testi rap derivano principalmente dal 'parlare' della strada. Frasi semplici, slang (soprattutto americano) e modi di dire tipici degli adolescenti di qualsiasi generazione danno una forma caratteristica a questi testi. Si tratta quindi di utilizzare un linguaggio chiaro e semplice, in modo tale da arrivare subito al contenuto del messaggio all'interno di ogni canzone e facilmente fruibile da parte di tutti, anche da parte di chi non è particolarmente interessato a questo tipo di musica. La caratteristica principale dei testi rap è che sono praticamente delle poesie, non necessariamente in rima, che evidenziano immediatamente il messaggio in esse contenuti e che, accompagnati da musica 'martellante' e sincopata, consegnano un prodotto eccezionale al pubblico (soprattutto giovanile). Secondo me gli altri generi musicali (rock, jazz e via dicendo) tendono a utilizzare vocaboli e termini più sofisticati e molte volte i concetti in essi espressi non sono cosi immediati a livello comprensivo, tanto che occorre in questo caso fare alcune interpretazioni. A mio giudizio, nel rap, tali interpretazioni non sono presenti più di tanto, proprio perché il messaggio è molto più diretto e chiaro. Quindi, proprio per quest'ultimo motivo, i testi rap arrivano in modo più immediato agli ascoltatori".

"La protesta è tutto un rap" avrà un seguito? In caso di risposta negativa, ha già in mente di cimentarsi comunque in una nuova fatica letteraria?

"In questo momento sto raccogliendo idee. Potrebbe esserci una specie di seguito oppure potrei analizzare un altro argomento, ma sempre e comunque nel campo della musica".

Alessandro Nidi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU