Tutto il mondo, non soltanto calcistico, da una settimana a questa parte, non fa che esaltare le gesta sportive di Cristiano Ronaldo. Lo hanno fatto anche i tifosi juventini dopo la splendida rovesciata di martedì scorso. Questo 33enne portoghese è un raro esempio di talento puro, di classe e di eccezionali qualità tecniche. Ma al di là delle vicende sportive, gli exploit di Cristiano Ronaldo insegnano qualcosa a tutti noi, in qualsiasi campo siamo chiamati a operare.
Ronaldo è talento allo stato puro. E’ vero. Ma questo non basta. Accanto alla classe e alle doti naturali c'è un senso del dovere, una voglia di migliorarsi, una dedizione, uno spirito di sacrificio esemplari. Raccontava recentemente Carlo Ancelotti, che lo ha allenato per parecchi anni, che Cristiano Ronaldo paga di tasca sua gli straordinari al guardiano del campo del Real Madrid perché gli apra i cancelli un’ ora prima di quella prevista per le sedute di allenamento e gli consenta di rimanere un’ ora in più, alla fine, per perfezionare alcuni tiri, alcune giocate. Insomma, non gli basta la normale preparazione che fanno i compagni, lui ha bisogno di dosi ulteriori di preparazione per essere sempre al top.
E poi…avete visto il suo fisico? Perfetto e senza neanche un tatuaggio. Un giorno gli chiesero come mai non seguisse la moda di tanti suoi colleghi calciatori che hanno il corpo tutto disegnato con tattoo, lui rispose: “Se voi aveste una Ferrari la ricoprireste di adesivi?”. Un po’ di presunzione, certo, ma anche il profondo rispetto per quel fisico perfetto che Dio e la Natura gli hanno regalato.
Ecco perché, al di là del tifo, oltre agli aspetti calcistici, le gesta di Ronaldo devono essere di esempio. Soprattutto per le giovani generazioni. Per diventare numeri 1, o anche soltanto per sapersi far valere, servono costante impegno, forza di volontà, rispetto del proprio corpo. Ronaldo è un esempio positivo. Maradona no.





