In vista della ricorrenza della Festa della Liberazione, giovedì 19 alle ore 21,30 presso la sala Tiboldo verrà proiettato il film "Ma l'amor mio non muore", alla presenza del direttore della fotografia Luca Prestia.
Attraverso le storie della vita di alcuni partigiani e partigiane che parteciparono alla Resistenza nella zona del cuneese, si racconta quell'esperienza di ribellione, vissuta da una generazione cresciuta interamente durante il ventennio della dittatura fascista.Chi sono e come vivono oggi i protagonisti di allora?A
lla fine essere partigiani e partigiane non vuol dire solamente aver vissuto un'esperienza di 20 mesi di guerra civile, tanto che gli echi di quella storia risuonano ancora sia nelle vite dei protagonisti di allora che nelle contraddizioni della contemporaneità.
La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del progetto Alcotra TERRACT, a cura della compagnia teatrale il Melarancio, che a partire dalla prossima estate coinvolgerà adolescenti e giovani in un percorso teatrale per la promozione del patrimonio culturale e paesaggistico italo-francese.
In tema di 25 aprile, mercoledi mattina alle 11,30 l'amministrazione comunale, insieme con gli Alpini e l'ANPI Borgo e valli terrà un momento di riflessione presso il porticato del Municipio, che proseguirà presso la Piazzetta della Pace.
Il Sindaco Fabrizio Biolé:"quest'anno la ricorrenza della Liberazione si interseca con la programmazione dei GdG. Dopo la proiezione del 19 di un film tanto interessante, quanto poco conosciuto, io sarò lunedi 23 volentieri ospite della seconda edizione della fiaccolata a San Antonio Aradolo, organizzata dall'ANPI. Mercoledi 25 invece, dopo il momento di commemorazione organizzato insieme al gruppo alpini di Gaiola presso la sede del Comune, rappresenterò il Comune al pranzo partigiano a Valloriate presso la locanda Fungo Reale, su invito della Fondazione Nuto Revelli.
Giovedì 26 infine, i Giovedì della Gramigna festeggiano un anno di programmazione con un ospite eccezionale: Stefania Belmondo, che ci parlerà, dialogando con l'editore Alessandro Dutto, della sua splendida carriera sportiva e dei suoi impegni sociali."





