Scuole e corsi - 17 aprile 2018, 20:31

Cuneo: all'Unitre si riflette sull'architettura urbanistica di una "città di frontiera"

La prossima lezione si terrà il 19 aprile alle 15.30 al cinema Monviso di Cuneo

Foto generica

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Come lo scorso anno gli alunni del Liceo Scientifico-Classico Statale “Peano-Pellico” di Cuneo, coordinati dalla Prof.ssa Chiara Mongiardino – docente di Storia dell’Arte – terranno per gli associati dell’UniTre di Cuneo una conferenza, giovedì 19 aprile ore 15.30 Cinema Monviso, che quest’anno avrà come tema lo sviluppo dell’urbanistica e dell’architettura nella nostra città tra le due Guerre Mondiali.

In un momento storico così delicato, che segna l’affermarsi del Fascismo in Italia, gli studenti liceali cercheranno di illustrare come la politica di Regime abbia condizionato anche le scelte in campo artistico, architettonico e in quello della pianificazione urbanistica di tutte le città italiane e, quindi, anche della nostra.

Il nuovo assetto di Cuneo tra gli anni ’20 e ’40 del Novecento rientrava pienamente in una più vasta riorganizzazione territoriale che aveva lo scopo di inaugurare un nuovo corso politico e propagandistico. Per tale motivo si partirà con l’analizzare la situazione della capitale, Roma, cercando di capire come le imponenti trasformazioni urbanistiche, operate proprio qui, abbiano aperto la strada ad un progetto di globale rinnovamento architettonico su scala nazionale.

Cuneo vede quindi proprio in questo periodo un notevole incremento dei lavori pubblici: furono varati una serie di interventi e di progetti di notevole importanza che si proponevano come obiettivo la riorganizzazione dell’assetto urbanistico cittadino attraverso i Piani Regolatori che prevedevano l’ampliamento e il miglioramento della rete stradale interna, l’apertura di nuove arterie, la realizzazione della nuova stazione ferroviaria sull’altipiano e del monumentale viadotto sullo Stura, la progettazione di fabbricati destinati agli Enti assistenziali istituiti dal Fascismo e di molto altro ancora.

Nasceva così il mito della “città moderna”, una nuova immagine della “Cuneo littoria” che, per la prima volta in modo organico, si dotava di un sistema urbanistico complesso, nel tentativo di creare una direttrice d’espansione alternativa al suo naturale sviluppo verso C.so Nizza.

Tutto questo sarà il tema centrale della conferenza che tenterà inoltre di tracciare un percorso alla ricerca delle realtà architettoniche tutt’oggi esistenti in città e testimoni di un periodo storico tanto controverso quanto singolare da analizzare, proprio per le sue peculiarità. Gli studenti e la prof.ssa Chiara Mongiardino cercheranno quindi di fornire non solo un momento utile per approfondire temi di storia e di arte locale, ma anche di offrire un incontro e un confronto generazionale tra alcuni volenterosi giovani allievi impegnati in questo lavoro di ricerca e l’eterogeneo pubblico dell’Università della Terza Età.

c.s.

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