Via Rita Levi Montalcini. Alla scienziata italiana, premio Nobel per la Medicina nel 1986 sarà intitolata la via, di recente realizzazione, che collega via Bodoni, all’altezza del numero civico 89, passando per la nuova area residenziale a sinistra della ciclabile e che si collegherà a via Cuneo, all’altezza della Residenza Tapparelli.
Per ora l’intitolazione suggerita da alcuni residenti, riguarda il primo tratto già realizzato tra via Bodoni e il bedale dei Molini, bedale su cui è stata inaugurata una passerella un mese fa, per l’accesso più diretto al parco del Tapparelli.
Dopo il completamento dell’iter burocratico in Prefettura, si aggiungerà un’altra via “donna" a Saluzzo, che su circa 210 tra strade, corsi, vicoli, discese, salite e piazze, ha solo poche intitolazioni al femminile. Come del resto in tutta la penisola.
Un numero sbilanciato rispetto al corrispettivo maschile tanto da aver sollevato in merito, alcuni anni fa nel 2012, un ordine del giorno (approvato dal Consiglio Comunale) da parte della consigliera di opposizione Daniela Contin, allora Consigliera di Parità della provincia di Cuneo. La consigliera Pdl aveva raccolto l’invito di Maria Pia Ercolini di partecipare all’iniziativa di ricerca sulla toponomastica femminile, uno studio critico degli stradari italiani, da cui emergeva che l’intitolazione femminile in Italia era bassissima.
Proprio nel 2012, ci fu l’intitolazione di una via a Giovanna Roggero in Bonanno, prima donna nel consiglio comunale di Saluzzo e a Madre Teresa di Calcutta. Nel 2013 l’intitolazione a Ilaria Alpi (giornalista Rai uccisa in Somalia nel 1994) della Scuola di infanzia in via Barge. Al soprano di origine saluzzese Magda Olivero, fu intitolato 2 anni fa il teatro civico Politeama.
Le altre vie “donna” di Saluzzo sono dedicate una alla poetessa Deodata Saluzzo, l’altra all’ immaginaria antenata, famosa in Letteratura: Griselda, oltre alle donne sante: Santa Maria, Annunziata, Madonna del Campo, della Consolata, Santa Chiara, Santa Marta, Santa Caterina. E’ tutto.
La maggior parte sono intitolazioni a personaggi e santi, primo tra essi, il patrono San Chiaffredo. Oltre settanta le vie che ricordano eccellenti saluzzesi, dallo scrittore immagine della città Silvio Pellico, a Bodoni, allo storico Muletti, a Denina, a Malacarne, al Beato Ancina, ai pittori Olivero, Boetto, Risso e Hans Clemer, al padre dell’artigianato Amleto Bertoni per arrivare all’intitolazione collettiva ai ragazzi del Gianotti o ai Martiri della Resistenza.
Non poteva mancare via Ludovico II, il grande marchese di Saluzzo. Manca però la via dedicata a sua moglie Margherita di Foix, che pure ebbe grande influenza nel Marchesato.