Politica - 10 settembre 2018, 08:25

Cresce il turismo in montagna, ma quello con delle idee

Le nostre sagre (belle e irrinunciabili) non bastano più: accolgono i soliti noti, la gente del posto e dei comuni limitrofi.

Cresce il turismo in montagna, ma quello con delle idee

 E’ stata un’ estate davvero positiva per il turismo sulle montagne del Piemonte, in particolare nel Torinese (notevole incremento di presenze nelle Valli di Lanzo) e nel Cuneese (exploit per l’ Alta Valle del Sale con l’ 80 per cento di stranieri).  Un trend positivo che consente ai nostri luoghi alpini di affermarsi come mete apprezzate e gettonate,  soprattutto da visitatori italiani ed europei

Ma non bisogna fermarsi sugli allori. Occorrono idee innovative per entrare, con sempre maggior forza, nei flussi continentali e far crescere non solo il numero di presenze, ma anche quello delle permanenze e dei ritorni. Il turismo mordi e fuggi non ci interessa: i visitatori che arrivano con panini e bevande non portano ricchezza, anzi creano confusione e sporcizia.  Non bastano più i panorami suggestivi, le passeggiate, gli ottimi formaggi, i pregiati vini e le altre prelibatezze delle montagne piemontesi, serve altro.

Occorrono proposte nuove, idee in grado di incuriosire e attrarre il turista. Basta prendere esempio dai Cuneesi che più di 30 anni fa inventarono il CONCERTO DI FERRAGOSTO (12mila persone sono salite quest’ anno a Pian Munè): è indispensabile che le amministrazioni e gli operatori turistici propongano attrattive sempre nuove e interessanti. OCCIT’IAMO 2018 ha avuto, ad esempio, un ottimo successo di pubblico e di critica. In quest’ ottica si inserisce MONTAGNE IN NOIR in programma dal 13 al 16 settembre a Bardonecchia, quattro giorni di incontri con i maggiori giallisti italiani e stranieri (Antonio Manzini, Bruno Gambarotta, Xavier-Marie Bonnot solo per citarne alcuni) e un programma di incontri con gli autori, aperitivi per le vie della città, sconti negli alberghi e nei ristoranti per tutti coloro che arriveranno nella località dell’ Alta Valle di Susa proprio per questa kermesse.

Le nostre sagre (belle e irrinunciabili) non bastano più: accolgono i soliti noti, la gente del posto e dei comuni limitrofi. Il turista moderno cerca emozioni sempre nuove e diverse. Non basta più dire “venite, abbiamo posti magnifici e cibi da leccarsi i baffi”, servono idee.

Ma sono tranquillo. IN QUANTO AD INVENTIVA I PIEMONTESI NON SONO SECONDI A NESSUNO.

Beppe Gandolfo

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