Una delle più grandi gatte da pelare per la città di Racconigi è senza dubbio il Chiarugi, il settecentesco padiglione dell'ex ospedale psichiatrico che – come confermato tempo fa dal Politecnico di Torino – versa in “condizioni di salute” decisamente preoccupanti.
Nel giugno 2016 crollò una parete sul lato interno, e l'allora sindaco Gianpiero Brunetti decise di chiudere per motivi di sicurezza le vie circostanti l'edificio: via Ormesano, via Fiume e via Lobetto. Da due anni, dunque, la città di Racconigi è tagliata in due, con grande disagio per la viabilità interna.
“La nostra priorità è riaprire via Ormesano” ribadisce l'Amministrazione Oderda, dopo aver partecipato ad un tavolo che nei giorni scorsi ha riunito i principali attori coinvolti nella vicenda (tra cui l'Asl Cn1, proprietaria dell'immobile).
Tenendo presente il vincolo della Soprintendenza, quale futuro può attendere il Chiarugi? Noi lo abbiamo chiesto direttamente ai racconigesi: molti – ma non tutti – sono favorevoli all'abbattimento.















