Si è tenuta oggi, martedì 9 ottobre, nella sede cuneese della CGIL la conferenza stampa di presentazione della sezione cuneese di Nidil, sindacato della CGIL che rappresenta i lavoratori precari (che in Granda conta 1475 iscritti al 31 agosto 2018, rappresentati da 26 delegati). Si tratta di disoccupati, lavoratori intermittenti, con partita iva o contratti discontinui. Come Lorenzo Modica, 40enne informatico iscritto al Nidil, invalido civile e presto padre. E' sul mondo del lavoro da circa vent'anni, ma sempre con contratti a termine di pochi mesi, con turni giornalieri anche di 16 ore e trasferte di dieci giorni.
"Per i giovani è normale avere un sistema del lavoro di questo tipo" - spiega - "Molti non sanno che ci sono dei diritti o che possono rivolgersi a un sindacato in questi casi".
La conferenza ha preceduto il Congresso provinciale tenutosi presso la Camera del Lavoro, nel quale si è parlato della contrattazione svolta in Provincia per realizzare un nuovo passo nella corsa verso la parità di trattamento tra lavoratori fissi e precari, e si è realizzato un focus sulle forme di precariato meno tutelate, sugli ammortizzatori sociali, sul reddito d'inclusione, su ciò che sta accadendo ai contratti a termine a seguito dell'approvazione del DDL "Dignità" e sull'attività degli sportelli Nidil in merito all'assistenza al welfare contrattuale.
Il Congresso, inoltre, si è riunito per eleggere il gruppo dirigente e il Segretario Generale.
DATI SULL'OCCUPAZIONE
Secondo i dati dell'ultimo anno la Granda è al 12° posto nazionale e al primo posto regionale per il tasso di occupazione (68,4%) con un tasso di disoccupazione pari al 6,1%.
"Gli stessi dati dicono però che i contratti sono perlopiù a tempo determinato." - si legge nella nota congressuale della Nidil Cgil - "Le assunzioni sono passate da 93.423 del 2016 alle 111.505 del 2017 (+19,4%). I contratti a tempo indeterminato si sono ridotti del 5,5%. L'82,7% dei contratti sono a termine, numero che sale all'86,7% se si prende in considerazione l'apprendistato. Si parla di 95.383 contratti precari."
Il trend delle assunzioni nel primo trimestre del 2018 vede un incremento del 16,8%, 3.495 a tempo indeterminato e 22.936 a tempo determinato.
"Difficile leggere i contratti a termine. Esistono situazioni di assunzioni brevi e reiterate nel tempo. Segnaliamo casi dove ci sono state anche 50 assunzioni di una persona in un anno. Le statistiche lo valutano come 50 lavoratori assunti. Lo stesso discorso vale per i somministrati i quali si iscrivono contemporaneamente a più agenzie sul territorio. Il decreto dignità non tiene conto di questi dati."
DECRETO DIGNITA'
"Il giudizio della Cgil sulla legge di dignità' pur essendo positivo per quanto riguarda il ripristino della causale, contesta la mancata reintroduzione dell'articolo 18, l'assenza di causale per i primi 12 mesi, il rischio dell'aumento del precariato con l'introduzione di un turn over di lavoratori dove nessuno ha certezze, la confusione sul regime transitorio."
REDDITO DI CITTADINANZA
Alla conferenza stampa, presente il dirigente nazionale Nidil Claudio Treves il quale ha lasciato in stand-by il giudizio sul reddito cittadinanza: "Il Rei lo abbiamo considerato insufficiente come misura di contrasto alla povertà. Come Cgil abbiamo avanzato la proposta di un reddito di continuità e garanzia che sia d'auspicio a una continuità lavorativa e di dignità della persona."
"Sul reddito di cittadinanza bisogna ricordare che per il 2019 a giorni alterni si parla di riduzione delle tasse e di aumento della pressione fiscale dello 0,3%" - scrive nella nota congressuale Sofia Livingstone segretaria provinciale Nidil - "Questo per dire che la Cgil ha espresso un motivato parere negativo sulla filosofia del Def e che sarà necessario un confronto per attenuare il contenuto."




