Seconda vita per la “Casa azzurra” di strada Cavallotta, a Savigliano. Da questa mattina – venerdì 19 ottobre – quella che un tempo era la “Casa degli zingari” è la casa della prevenzione e della riabilitazione per la fragilità mentale.
Confiscato dalla Guardia di Finanza ad una famiglia di nomadi nel 2009, il lussuoso immobile è diventato di proprietà dello Stato, per poi successivamente entrare nelle disponibilità del Comune di Savigliano.
Le ipotesi di destinazione che si sono susseguite in questi anni sono state tante. Ma alla fine, nel 2016, la “Casa degli zingari” è stata ceduta in comodato d'uso gratuito alla Di.A.Psi (Difesa Ammalati Psichici di Savigliano, Fossano e Saluzzo) che aveva presentato un progetto per riutilizzare la struttura.
Al taglio del nastro erano presenti molte autorità, dal mondo della politica a quello della sanità.
“È un giorno importante – ha detto il presidente della Diapsi, Lorenzo Lanfranco –. Per arrivare a questo traguardo abbiamo sfidato anche ciò che sembrava impossibile. “Impossibile” che però è sempre dietro l'angolo: non mancano le persone che ancora oggi vorrebbero emarginare e mettere in un angolo le persone svantaggiate, con difficoltà”.
“Da solo – ha aggiunto – avrei fatto poco. Per noi è ad esempio stato molto importante il rapporto con l'Asl, abbiamo maturato insieme questa realtà. Questa casa è (e lo sarà sempre di più) aperta a tutto il territorio e alle sue associazioni”.
La Di.A.Psi, che prima aveva sede in corso Roma, porterà avanti nella “Casa azzurra” le proprie attività riabilitative (e non solo) in collaborazione con l'Asl Cn1. “In questi nuovi locali porteremo avanti quanto già avviato in questi anni nella vecchia sede – ha fatto eco Laila Melli, responsabile del Centro Salute Mentale di Savigliano e Fossano –. Le attività saranno: il gruppo cucina, il gruppo grafico, l'ambulatorio giovani (rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni) e lo spazio di cura del sé, per aiutare le donne a riappropriarsi del proprio corpo. A queste si aggiungeranno attività nuove”.
Tagliato il nastro, domenica 28 ottobre – alle 21, presso la Crusà Neira – si svolgerà un incontro di approfondimento sul ruolo di strutture come la “Casa azzurra”. Interverranno Francesco Risso, primario di psichiatria dell'Asl Cn1, Carlo Milordini, direttore della struttura complessa di salute mentale dell'Asl Cn1 Savigliano-Fossano-Saluzzo, il sociologo collaboratore di Franco Basaglia Carlo Gerbaldo e Renzo Destefani, direttore del dipartimento di Salute mentale di Trento.









