Ieri, 20 novembre, una troupe della Rai di Milano (in dieci tra tecnici, registi e organizzatori) hanno trascorso la giornata ad Elva per documentare il paese, la sua storia, la sua chiesa con particolare attenzione alla storia dei “caviè”: i raccoglitori di capelli umani che nei primi anni del Novecento hanno girato l’Italia e parte dell’Europa, comperando capelli per inviarli ad Elva dove un paese intero provvedeva alla loro lavorazione per spedirli poi nel mondo, America compresa, in cui venivano confezionate ogni tipo di parrucche.
Il programma” Provincia Capitale” è ideato a condotto da Edoardo Camurri e prodotto da Rai Cultura, si ispira alle trasmissioni ideate negli anni da Mario Soldati e Ugo Zatterin.
Di questo documentario si dice: “Provincia capitale sarà uno di quei programmi che gli archeologi del sapere non potranno fare a meno di guardare”.
Era pure presente anche l’antropologa, dottoressa Borgna. I “caviè” con le loro storie, la loro manualità, il loro girovagare partendo da un paese a 1.700 metri raggiunto dalla strada solo nel 1956 (vero monumento al lavoro ed alla ostinazione dell’uomo di Elva) oggi chiusa e che si vorrebbe dimenticare, saranno al centro di una serie di manifestazioni nel 2019 per ricordare e festeggiare l’ultimo “caviè” al mondo: Ercole Pasero, e con lui tutto ciò che è legato alla storia passata e presente di Elva.
È pure attesa una troupe di “M&m media service”, organizzazione che coordina la programmazione televisiva sia in Italia che in diverse parti del mondo. In questo caso si fermerà alcuni giorni ad Elva su incarico di una TV giapponese.
Oggi le telecamere della Rai sono impegnate a Cuneo, dove è in corso l’intervista, sulla Torre Civica, a Pier Giorgio Odifreddi. Previsti anche gli interventi, tra gli altri, di Piero Dadone, Marco Revelli, Felice Garelli, Fabrizio Ciarma, Mario Collino.
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