Saluzzese - 26 novembre 2018, 11:43

Venasca, ordine del giorno per l’individuazione di “zone economiche speciali” dove applicare un sistema diverso di fiscalità

Approvato dal Consiglio del 22 novembre scorso, riguarda le aree di montagna

Venasca, ordine del giorno per l’individuazione di “zone economiche speciali” dove applicare un sistema diverso di fiscalità

Nel corso del Consiglio Comunale del 22 novembre è stato approvato l’ordine del giorno, proposto dall’UNCEM, relativo all’individuazione di “zone economiche speciali” per le aree di montagna, dove applicare un sistema diverso di fiscalità.

L’Uncem aveva trasmesso a tutti i Comuni montani italiani, alle Comunità Montane, alle Unioni Montane e alle altre forme aggregative sovracomunali, un ordine del giorno, da approvare in Giunta o in Consiglio, con il quale impegnare il Governo ed il Parlamento a dare risposte a queste istanze “fiscali” della montagna, già nella legge di bilancio 2019.

L’idea è quella di applicare una fiscalità peculiare e differenziata per le attività commerciali ed artigianali delle Terre Alte, per contrastare i fenomeni di spopolamento ed abbandono.

Il Consiglio Comunale di Venasca non solo ha approvato questo ordine del giorno, ma ha fatto un ulteriore passo, rimarcando la necessità di attuare una defiscalizzazione completa a vantaggio di esercizi commerciali, partite Iva, start up, ristoranti, alberghi, B&B, imprese agricole e artigianali a partire da una determinata altitudine, che può essere individuata in 600 o 700 metri di quota.  

Si deve creare una ‘zona franca’, per andare a compensare la mancanza di servizi alla persona ed alle aziende – sostiene il Sindaco Silvano Dovetta – perché solo creando misure ad hoc qualcuno può pensare di tornare ad insediarsi nelle terre alte, dando il via ad un ripopolamento che possa reggere alla prova del tempo. Sono importanti gli incentivi per le nuove imprese, ma poi bisogna consolidare la loro presenza, che deve far fronte alla distanza dalle infrastrutture principali, ai disservizi. Solo favorendo la presenza di attività economiche Terre Alte si possono generare le condizioni per arginare lo spopolamento e l’abbandono, che continuano a impoverire la montagna di giovani e famiglie, con conseguenze ben immaginabili a livello di presidio del territorio”.

redazione

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