Economia - 10 dicembre 2018, 18:10

Sistema di interscambio e introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica

Il Governo italiano ha dichiarato l'intenzione di rendere la fatturazione elettronica completamente obbligatoria, non solo per B2G ma anche per le transazioni B2B, un processo che apporterà notevoli vantaggi

Sistema di interscambio e introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica

Il Governo italiano ha dichiarato l'intenzione di rendere la fatturazione elettronica completamente obbligatoria, non solo per B2G ma anche per le transazioni B2B, un processo che apporterà notevoli vantaggi.

Una vera sfida che incontrerà una serie di difficoltà connesse con l'attuazione della fatturazione elettronica obbligatoria nell'Unione europea. Una vera e propria sfida non solo per l’Europa ma anche per l’Italia. La direttiva UE sull'IVA (in particolare l'articolo 232 modificato dalla direttiva 2010/45) stabilisce che le fatture elettroniche possono essere scambiate in formato elettronico, con riserva dell'accettazione del destinatario.

Tutti gli Stati membri dell'UE sono stati obbligati a recepire questo principio nel diritto nazionale, il che significa che tutti i fornitori dell'UE non possono costringere i loro acquirenti a passare da fatture cartacee a fatture elettroniche.

L'unica eccezione è la fatturazione elettronica B2G, in cui i governi obbligano gli acquirenti del settore pubblico ad accettare fatture elettroniche. Alcuni Stati membri, naturalmente, vanno oltre e hanno reso questa procedura obbligatoria anche per i fornitori, che sono tenuti a emettere fatture elettroniche in ogni settore.

Affinché l'Italia sia in grado di rendere la fatturazione elettronica B2B completamente obbligatoria per legge, eliminando efficacemente la possibilità per gli acquirenti di rifiutare lo scambio di fatture elettroniche, il governo italiano dovrebbe eliminare o comunque neutralizzare questa disposizione dalla legislazione nazionale. La cancellazione è legalmente impossibile senza un'autorità che concede l'autorizzazione in modo coerente con il diritto dell'UE.

In che modo l'Italia si sta preparando per la fatturazione elettronica obbligatoria B2B? 

Il governo italiano aveva già annunciato la scorsa primavera che avrebbe discusso il "permesso" e negoziato questo argomento con Bruxelles, con l'ambizione di diventare il primo Stato membro dell'UE a ottenere una deroga dal principio dell'accettazione da parte dell'acquirente.

Il governo italiano procede a tutta velocità come se i negoziati con la Commissione europea avessero già portato a una deroga. Una bozza della Legge Finanziaria 2018 (Legge di stabilità) ha già incorporato la maggior parte delle modifiche legali necessarie per l'introduzione dell'obbligo e sono previste ulteriori modifiche legislative.

Anche la tempistica per l'entrata in vigore del mandato è abbastanza ambiziosa: la fatturazione elettronica B2B attraverso la piattaforma SDI pubblica (Sistema di Interscambio) continuerà a essere volontaria fino al 1° luglio 2018, a quel punto le parti che effettuano determinati tipi di transazioni devono passare alla fatturazione elettronica.

Tuttavia, il grande appuntamento da tenere a mente è il 1° gennaio 2019, quando è prevista la piena entrata in vigore di tutte le transazioni B2B.

Quali sono le prospettive per l'Italia e la Commissione europea?

Sarà possibile aspettarsi che l'Italia utilizzi un approccio che obbliga il fornitore a emettere fatture elettroniche, ma consente all'acquirente di scegliere in quale forma / formato ricevere le fatture (sia esso uno dei vari formati elettronici o in modulo cartaceo)?

In tal caso, non sarebbe sorprendente se un tale approccio fosse basato su un'estensione della piattaforma SDI (Sistema di Interscambio), il che costituirebbe un precedente molto molto interessante per gli Stati membri dell'Unione europea come la Francia, le cui circostanze non sono dissimili: un B2G funzionante, la piattaforma di fatturazione e un forte desiderio di accelerare l'adozione della fatturazione elettronica B2B.

L’Italia è dunque uno dei paesi pionieri nell’ambito della fatturazione elettronica, infatti, molto tempo prima della scadenza fissata dalla direttiva UE, l'Italia ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica, in particolar modo, per le fatture inviate alle organizzazioni governative.

Quindi se nel settore pubblico il cartaceo è un ricordo sin dal 31 marzo 2015, ora, l'obbligo sarà esteso ai rapporti commerciali tra società private e la presentazione delle fatture per via elettronica sarà la principale procedura.

Dal 1° gennaio 2017, le società private in Italia hanno avuto la possibilità di inviare le fatture in maniera elettronica tramite il sistema di scambio ufficiale, noto come Sistema di Interscambio (SDI). Tuttavia, l’utilizzo di questo sistema era facoltativo e il suo utilizzo non ha riscontrato grande successo. Per questo motivo dal 2019 in Italia la fatturazione elettronica sarà obbligatoria anche nel settore privato.

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