Nel 1964 secondo la finalità del bando pubblico, erano state concepite e realizzate per abbellire l’edificio scolastico nei giardini della Rosa Bianca. Dopo il restauro le opere di Piero Bolla, inaugurate ieri, sono tornate ad avere la bellezza e la leggibilità per questa funzione.
Sono 3 pannelli bifacciali ( 6 in tutto) composti da mattonelle in ceramica policroma, raffiguranti, ha spiegato l’autore, "le materie che ci insegnavano allora alla scuola media: dall’Italiano a Storia, Scienze, Matematica, Religione, a cui ho voluto imprimere il significato del loro insegnamento”.
A presentarle, a fianco del nipotino dell’artista Aimone, il sindaco Mauro Calderoni la cui Amministrazione ha promosso l’intervento, realizzato dal laboratorio di restauro d’arte Doneux e Soci di Torino, per l’importo complessivo di di 19.865,63 euro.
Su ogni pannello è presente la firma dell’autore che ha realizzato l’opera oltre 50 anni fa, dopo aver vinto il bando pubblico relativo.
"L’opera doveva essere realizzata con materiali compatibile con l’ esterno e dopo aver valutato le varie problematiche, la scelta è caduta sulla ceramica per la quale avevo dovuto cercare un forno a Pinerolo, perché qui non ne avevo trovati. I pannelli non avendo coperture si erano deteriorata negli anni. Necessitava di restauro e negli anni l’ho sollecitato.
Ringrazio il sindaco Mauro Calderoni, che senza richiesta alcuna da parte mia ha provveduto in questa direzione".
"Un restauro particolare per un’opera particolare collocata in un determinato contesto. L’intervento si è reso necessario per il cattivo stato dei pannelli causato in primo luogo dall’umidità presente nel supporto murario e dalle intemperie, ha spiegato il direttore dei lavori Flavio Tallone, responsabile del Governo del territorio, sottolineando il piacere di recuperare il patrimonio saluzzese dalle opere del ‘400 ad opere contemporanee come questa, "a cui si è legato il piacere di conoscere Piero Bolla oltre che come artista e anche come persona. Il restauro, ha potuto contare anche sulla sua supervisione, importante per conoscere i motivi ispiratori dell’opera e il suo contenuto".
Un restauro complesso, faticoso - Giancarlo Leonardo della Doneux e Soci di Torino- ma che ha dato molte soddisfazioni. Si è provveduto al consolidamento e all’ integrazione di grandi lacune cromatiche e decorative per le quali abbiamo contato sul grosso aiuto di Bolla che ha seguito l'iter del lavoro e dato indicazioni circa l’utilizzo di materiali per la sua restituzione estetica.
La scommessa era restituire integrità all’immagine senza interferire troppo con il lavoro dell’artista".
Il ritocco delle parti più estese e particolarmente deteriorate è stato eseguito riprendendo la coloritura di fondo ma con una tonalità leggermente sottotono rispetto all’originale.