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Politica | 02 ottobre 2019, 12:01

Calderoni: “Inaccettabile che la presidenza del Parco del Monviso vada al Torinese”

Per il sindaco di Saluzzo, che chiama in causa l’associazione di Comuni “Octavia” e il consigliere regionale leghista Paolo Demarchi, l’iniziativa sarebbe finalizzata a destabilizzare un territorio abituato a lavorare in sinergia

Mauro Calderoni

Mauro Calderoni

La presidenza del Parco del Monviso, col passare dei giorni e alla luce di alcune novità intercorse in queste ultime ore, sta assumendo le caratteristiche di uno scontro politico. 12 amministratori comunali si sono schierati a favore dell’attuale vicesindaco di Villafranca Piemonte, Marina Bordese, in maniera geograficamente trasversale.

L’iniziativa è partita dal sindaco di Casalgrasso, Egidio Vanzetti, colui che, in qualità di membro anziano, presiederà l’assemblea della Comunità del Parco chiamata a giorni ad esprimersi e vede tra i protagonisti parecchi amministratori aderenti all’associazione di Comuni della pianura saluzzese “Octavia”.

La lettera, il cui primo firmatario è appunto Vanzetti, reca di seguito le firme di Daniele Mattio (sindaco di Revello), Marco Osella (vicesindaco di Caramagna), Agostino Bottano (sindaco di Villafranca), Luca Pochettino (sindaco di Pancalieri), Gianmaria Bosco (sindaco di Polonghera), Giuseppe Scarafia (Faule), Matteo Morena (sindaco di Cardè), Riccardo Ghigo (sindaco di Scarnafigi), Giovanni Gatti (sindaco di Moretta), Alberto Anello (sindaco di Casteldelfino), Manuela Bianco (vicesindaco di Pontechianale).

Un’indicazione, quella di Bordese, che non piace a tutti, a partire dal sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni. “L’altro ieri – afferma - ho appreso da un whatsapp del sostegno di alcuni comuni del Saluzzese alla candidatura del vice sindaco di Villafranca alla presidenza del Parco del Monviso. Poi ne ho avuto la conferma. Che “Octavia” pensi di regalare il parco ai torinesi mi pare incomprensibile. E la Lega del saluzzese – si interroga polemicamente Calderoni - che dovrebbe contare qualcosa in Regione, che fa?"

Da un lato, il sindaco della città capoluogo del Parco del Monviso se la prende con “Octavia”, che ha registrato proprio ieri quattro nuove adesioni: Moretta, Casalgrasso, Polonghera e Revello, facendo salire a quindici i paesi aderenti all’associazione nata nel 2011, che ha una connotazione politica, per quanto formalmente civica, di area centrodestra.

Contemporaneamente, Calderoni, che guida una coalizione civica di centrosinistra, attacca, senza nominarlo espressamente, Paolo Demarchi, consigliere regionale saluzzese della Lega, colpevole a suo dire di non occuparsi a sufficienza del suo territorio. Aggiunge ancora il sindaco: “Sin dai primi contatti sull’argomento ho detto che Saluzzo si sarebbe adeguata: abbiamo il senso delle proporzioni e della realtà. Così però è inaccettabile! Con 15 enti cuneesi sui 18 membri della Comunità del Parco, dare la presidenza al Torinese mi pare incomprensibile. Non entro nel merito delle qualità della candidatura, ma, per come è nata – aggiunge - , sembra più il tentativo di destabilizzare un territorio che ha storia, tradizioni, abitudine ed anche un certo successo nel lavorare in sinergia”.

GpT

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