Completato il progetto di risistemazione del parco intitolato al prof. Pietro Gullino, ex Villa Aliberti.
Il nuovo look, che ha visto la rimozione delle barriere di siepi e di arbusti, mantiene inalterata l’originalità del progetto firmato, una quindicina di anni fa dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, adattandosi alle esigenze di sicurezza e controllo dell’area della situazione attuale.
Il parco è stato oggetto in questi anni di segnalazioni di degrado e interpellanze, in quanto la presenza di siepi, arbusti e cespugli rendevano “maggiormente difficoltose le operazioni di controllo".
La nuova sistemazione che ha suscitato qualche interrogativo in saluzzesi frequentatori dell’area, è stata studiata per garantire la messa in sicurezza del luogo. Le siepi infatti venivano usate spesso come pattumiera e nascondiglio.
La rivisitazione del parco, compreso nel quadrante tra corso Ancina, via Bagni, corso XXVII Aprile e via Antica Torino, con il "tutto a piena vista" tiene conto di una risposta più efficace in termini di controllo e tranquillità di chi lo frequenta.
Dove c’erano le siepi, ci sarà con erba. Le uniche rimaste sono ora quelle a lato strada via Bagni, una parte intorno alla piccola area cani e a villa Aliberti.
Sempre in tema di interventi nei giardini pubblici, nei giorni scorsi sono stati tagliati due pini secchi nel giardino Baden Powell, di fronte all’ex Istituto d’ Arte, nel centro storico. Uno era alto 30 metri.









