Ambiente e Natura - 07 novembre 2019, 16:38

Biodigestore a Borgo San Dalmazzo: per il comitato di quartiere San Rocco Castagnaretta “un impianto smisurato rispetto alle esigenze”

Il presidente del comitato di quartiere Migliore: “Faremo delle osservazioni al progetto pubblicato sul portale della Provincia. Vorremmo essere coinvolti con dettagli particolari sull'effettiva tecnologia utilizzata, sulla logistica e sull'impatto ambientale di questo impianto"

Biodigestore a Borgo San Dalmazzo: per il comitato di quartiere San Rocco Castagnaretta “un impianto smisurato rispetto alle esigenze”

 

“Un impianto smisurato rispetto alle esigenze”. Sono molti i dubbi del comitato di quartiere San Rocco Castagnaretta sul biodigestore di Borgo San Dalmazzo. Parliamo dell'impianto di trattamento meccanico biologico e di compostaggio che sorgerebbe in località San Nicolao dopo la riqualificazione tecnologica dell'esistente con produzione di biometano.

Il progetto è pubblicato sul portale della Provincia di Cuneo (https://vfs.provincia.cuneo.gov.it/?page_id=88161) ed entro il 15 novembre è possibile fare osservazioni tecniche.

“Presenteremo le nostre osservazioni – spiega il presidente del comitato San Rocco Marco Migliore -. Sono necessarie delucidazioni più particolari di quanto scritto sui giornali in modo da capire quale impatto avrebbe sul nostro territorio”.

I maggiori timori del comitato di quartiere riguardano le dimensioni dell'impianto e il traffico di mezzi pesanti che potrebbe generare: “Il biodigestore non sarebbe baricentrico al bacino di raccolta e, dal punto di vista ambientale, non sarebbe giustificato".

“Vorremmo essere coinvolti con dettagli particolari sull'effettiva tecnologia utilizzata, sulla logistica e sull'impatto ambientale di questo impianto – continua Migliore -. Quale sarà il processo reale? I rifiuti saranno ammassati all'aperto con rischio di cattivi odori o verranno processati immediatamente all'arrivo nella camera anaerobica senza produrre odori?”

Si tratta di un ammodernamento dell'impianto di compostaggio dal costo di 15 milioni di euro che raccoglierebbe l'organico e il verde di tutta la Granda. “Perchè un investimento di questa portata se la produzione del rifiuto organico andrà a diminuire? - si chiede Migliore -. In campagna si ricorre sempre più al compost domestico, sono tante le realtà a San Rocco Castagnaretta. Fertilizzare la propria terra è una necessità”.

Molti di questi dubbi verranno chiariti questa sera, giovedì 7 novembre alle 18, nella V commissione consiliare a Cuneo. “Parteciperemo sicuramente”, dichiara Migliore.

cristina mazzariello

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