Agricoltura - 03 febbraio 2020, 17:26

“Se quest'estate non ci sarà acqua sarà un disastro, con centinaia di famiglie senza reddito!” L'appello degli agricoltori di Borgo e San Rocco arriva in Coldiretti

Questa mattina incontro nella sede cuneese di Coldiretti per fare il punto sul problema irriguo del canale Bealera Nuova, chiuso da agosto 2019 per evidenti crepe su alcuni edifici di via Grandis a Borgo San Dalmazzo. Senza l'acqua, oltre 100 aziende familiari fra Cuneo e Borgo rischiano di non poter lavorare. Si stimano danni per un milione di euro

“Se quest'estate non ci sarà acqua sarà un disastro, con centinaia di famiglie senza reddito!” L'appello degli agricoltori di Borgo e San Rocco arriva in Coldiretti

Cosa impedisce di intervenire oggi e riaprire il canale irriguo Bealera Nuova?

È la domanda che si pongono agricoltori e allevatori di Borgo San Dalmazzo e San Rocco Castagnaretta, da agosto 2019 senz'acqua per evidenti crepe formatesi su alcuni edifici di via Grandis a Borgo.

Questa mattina (lunedì 3 febbraio) si sono trovati in Coldiretti a Cuneo per un confronto e un piano d'azione. Erano circa una quindicina.

La situazione per loro è grave. Parliamo di un centinaio di piccole aziende familiari sulla sinistra orografica dello Stura: 500 ettari circa di terreni da via Candela a Borgo fin verso l'altipiano di Cuneo in frazione San Rocco Castagnaretta. Poi ci sono decine e decine di privati: ortolani e giardinieri che non potranno bagnare i prati e i loro campi.

“Se quest'estate non ci sarà acqua sarà un disastro! Ci saranno centinaia di famiglie senza reddito!”, hanno detto disperati gli agricoltori presenti. In realtà l'acqua servirebbe molto prima. Si inizia a seminare a maggio, ma entro aprile occorre sapere se e quanta acqua ci sarà per programmare colture, spese e investimenti.

“Vorrei sottolineare che si tratta di colture di pregio, soprattutto carote e fagioli – ha dichiarato Massimo Meineri, Segretario Coldiretti di Cuneo -. Come associazione di categoria stiamo seguendo la situazione che è alquanto delicata”.

Il canale infatti è stato chiuso con un'ordinanza comunale per ragioni di sicurezza il 13 agosto 2019, quando tre abitazioni in via Grandis a Borgo San Dalmazzo sono state dichiarate inagibili per evidenti crepe formatesi improvvisamente sulle facciate. Il dissesto era stato causato da un'infiltrazione di acqua del vicino canale irriguo Bealera Nuova.

Attualmente è in corso una causa che vede coinvolti i privati proprietari delle abitazioni in via Grandis, il comune di Borgo San Dalmazzo e il Consorzio Irriguo Bealera Nuova.

Sarebbe proprio questa causa a bloccare tutto, anche la soluzione temporanea di un bypass che riporti l'acqua superando le case, senza manomettere nulla.

“Sicuramente occorre separare i due problemi – ha sottolineato Meineri -: la causa in tribunale deve essere distinta dalla questione irrigua, sbloccando la possibilità di dare acqua alle campagne prima che sia troppo tardi”.

Gli agricoltori criticano il silenzio assordante sulla vicenda. Vogliono conoscere tempi e modalità di risoluzione del problema: meglio una soluzione definitiva, ma si accontenterebbero anche di un piano provvisorio pur di avere l'acqua.

Se l'autunno 2019 è passato indenne in quanto molto piovoso, non è possibile affidarsi sempre alla fortuna. Senza acqua per la prossima stagione si stimano infatti un milione di danni.

Il prossimo passo è la riunione del consiglio del Consorzio irriguo Bealera Nuova mercoledì sera per fare il punto, poi verrà indetta un'assemblea pubblica alla presenza di tutti i soci con l'invito a partecipare esteso a cittadini, amministrazione comunale, tecnici e proprietari degli immobili di via Grandis.

“L'acqua a Borgo San Dalmazzo può passare solo di lì, non ci sono alternative, e noi senza acqua non possiamo lavorare”, hanno concluso disperati gli agricoltori.

cristina mazzariello

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