Non appena la diffusione del virus COVID-19 ha iniziato a limitare prima e a fermare poi le attività che prevedono la concentrazione di persone in un medesimo luogo, le aziende legate al comparto degli eventi hanno abbassato le saracinesche.
In provincia di Cuneo, a Villafalletto, la società Peraria, il cui core business è il settore degli allestimenti fieristici, si è vista costretta a mettere in ferie forzate i suoi 42 dipendenti.
Quando mercoledì scorso, 17 marzo, con il Decreto Legge n.18 la Protezione Civile ha autorizzato, e di fatto sollecitato, la produzione di mascherine di protezione per naso e bocca da parte di aziende terze, immediata è stata la volontà di mettersi a disposizione.
In poche ore i vertici aziendali si sono riuniti, hanno fatto un esame di fattibilità e già da sabato 21.03 le macchine da cucire sono ripartite con un nuovo obiettivo, produrre il maggior numero di pezzi, nel minor tempo possibile.
Il titolare, Livio Cismondi, tiene particolarmente a ringraziare il proprio staff che, per la gran parte, si è messo a disposizione della riconversione aziendale, aderendo al progetto con entusiasmo, dando inizio a produzione e distribuzione già da sabato 20 marzo scorso. Se dalle crisi bisogna cogliere opportunità, allora quest’emergenza è l’occasione per rafforzare il made in Italy e riportare nella penisola alcune produzioni industriali, con tanto di benefici occupazionali.
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