Sanità - 19 aprile 2020, 18:45

Giulia e Giovanni raccontano...

Alcuni spunti di riflessione per continuare a sperare, per potenziare la resilienza e per riadattare la propria vita alle nuove condizioni

Giulia e Giovanni raccontano...

Ogni giorno uno spunto per continuare a sperare, per potenziare la resilienza e per riadattare la propria vita alle nuove condizioni.

Una quarantena “senza manuale di istruzioni” ci induce a riflettere sull’imprevedibilità della vita e può diventare slancio per rimettersi in gioco e continuare a crescere, nonostante il dolore e la paura.

Gli psicologi del Trauma Center del Santa Croce Maura Anfossi, Gemma Falco, Cristina Giordana, Andrea Pascale, Arianna Piacenza.

Giulia (7 anni) e il fratello Giovanni (10 anni) raccontano come stanno vivendo questa quarantena e presentano il loro albero della resilienza. 

- La cosa che ti ha aiutato di più finora:

Giulia: sentire vicini mamma e papà 

Giovanni: che la mia famiglia è in salute e che i nonni sono rimasti a casa al sicuro

- La cosa più simpatica che ti è successa:

Giulia: ho imparato ad andare sullo skateboard in giardino

Giovanni: non so cosa ci può essere di simpatico in questo periodo...

- La cosa più antipatica che ti è successa: 

Giulia: festeggiare Pasqua senza nonni, zii e il mio cuginetto Vittorio 

Giovanni: rinunciare al viaggio a Londra e che non posso tagliarmi i capelli 

- La cosa peggiore:

Giulia: non vedere i miei nonni, le mie maestre e i miei amici

Giovanni: che tanta gente ha perso il lavoro e non ha le risorse per fare la spesa

- La cosa che ti ha sorpreso di più:

Giulia: la forza dei medici, io voglio bene ai medici perché loro mi hanno salvata quando ero in ospedale l’anno scorso

Giovanni: che un esserino piccolo come il virus faccia morire tanta gente e faccia tanta paura

- La prima cosa che vuoi fare appena finisce la quarantena: 

Giulia: andare a riabbracciare i miei nonni che non vedo da un mese

Giovanni: andare in bici al parco fluviale con la mia famiglia e riprendere gli allenamenti in piscina fino allo sfinimento. 

Gli psicologi del Trauma Center sono contattabili nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 14 al numero 0171-641136

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