- 01 maggio 2020, 18:30

Da Cuneo a Francoforte uniti dall’albero della resilienza

Sui rami i suoi desideri: andare in piscina, giocare con gli amici e ritornare in Italia per rincontrare i nonni e gli zii

Da Cuneo a Francoforte uniti dall’albero della resilienza

L’esperienza del coronavirus e del dilagare del contagio al di là dei confini e la somiglianza di problemi e strategie per affrontarlo ci hanno fatto toccare con mano come sia intrecciato il legame che ci unisce con gli altri popoli europei. Siamo stati accomunati nella sofferenza e possiamo esserlo anche nelle risorse e nella ripartenza. Come ci dimostra Ginevra, 4 e mezzo, che vive a Francoforte.

Ci ha inviato il suo albero della resilienza: sulle radici mamma e papà, la luce e i giochi, tuttociò che in questi due mesi l’ha aiutata a rimanere a casa. Sui rami i suoi desideri: andare in piscina, giocare con gli amici e ritornare in Italia per rincontrare i nonni e gli zii. E questi sono desideri comuni a molti bambini, ma sull’albero di Ginevra c’è qualcosa di speciale, che non c’è in nessuno degli altri 300 alberi ricevuti finora. C’è uno scoiattolo. “E son contenta”, aggiunge Ginevra. La comparsa di questa presenza viva sull’albero rappresenta il fratellino che sta aspettando, che lei chiama “il bambinello”.

Il suo albero ci ricorda con la semplicità di cui sono maestri i bambini il legame che rimane tra le generazioni al di là dei confini e l’importanza di guardare avanti ma nutrendosi del valore affettivo delle radici.


Inizia la fase due: sarà una ripartenza protetta.

Gli psicologi del Trauma Center ci offriranno qualche spunto per ripartire e fare tesoro dell’esperienza vissuta finora e valorizzare quanto abbiamo imparato nella fatica della quarantena.


Spazio Antivirale

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU