Attualità - 26 maggio 2020, 11:30

Cuneo, zone d'ombra nella gestione dell'emergenza Covid-19? "Siamo in fase 2 senza strumenti di intervento adeguati, rischiamo molto"

A parlare, ieri sera in consiglio comunale, il consigliere Ugo Sturlese che ha richiesto un organo di coordinamento tra gli attori coinvolti; il Partito Democratico: "Già esiste e funziona, Cuneo è uno dei pochi luoghi dove il virus è stato contenuto"

Foto generica

Foto generica

Oltre 50 morti a Cuneo ci collocano nella media, quindi sì, le cose hanno funzionato… ma nemmeno troppo. Non abbiamo affrontato l’epidemia in modo particolarmente esaltante”. A parlare è il consigliere comunale Ugo Sturlese che ieri (lunedì 25 maggio) ha presentato un ordine del giorno all’assemblea riunitasi in videoconferenza: al centro, le modalità di gestione sanitaria dell’emergenza Covid-19, nelle prime fasi ma anche in quella attualmente in atto.

Alla giornata di ieri in Cuneo ancora diversi i pazienti positivi; questo significa che prima di entrare nella “fase 2” avremmo dovuto realizzare alcuni necessari provvedimenti sanitari – prosegue Sturlese - . Avremmo dovuto potenziare i servizi di igiene e sanità pubblica e l’operatività della medicina territoriale, assicurare un’adeguata copertura di tamponi diagnostici e sistemi di tracciamento del contagio: a che punto siamo, in questo senso? Appare chiaro, insomma che diverse cose non abbiano funzionato a causa della mancanza di collegamenti tra gli attori coinvolti, di creare strategie comuni tra politica e sanità. Ci siamo presentati nella nuova fase senza strumenti di intervento adeguati. Rischiamo molto”: il consigliere chiede quindi l’istituzione di un organo di monitoraggio che riunisca e metta a sistema Comune, ASO, Direttore Sanitario, SISP e CSA (perché no la commissione temporanea speciale sul nuovo ospedale).

Ma Sturlese non è l’unico ad avere delle riserve in merito a come la Giunta abbia gestito – e, di fatto, stia gestendo ancora adesso – la situazione emergenziale legata al Covid-19.

Nella gestione dell’emergenza ci sono state delle zone d’ombra e non possiamo più permettercelo – ha aggiunto il consigliere “Beppe” Lauria, spalleggiato dalla collega Laura Menardi - . Abbiamo tutti diritto di avere delle risposte alle domande formulate: se non arrivano, siamo autorizzati a pensare qualunque cosa”. Se Laura Toselli, poi, ha sottolineato l’ “evidente ritardo con cui si è affrontata la situazione e la mancanza di reale informazione”, Nello Fierro ha indicato l’atteggiamento della Giunta e della maggioranza come simile a quello tenuto dall’URSS nella crisi di Chernobyl, “dove un apparato si sforza continuamente per far passare l’idea che sia tutto sotto controllo, sempre e comunque”.

A difendere l’operato di sindaco e assessori sono stati i consiglieri del Partito Democratico Carmelo Noto e Antonino Pittari. “Cuneo è uno dei pochi luoghi dove l’espandersi del virus è stato contenuto, un organo di coordinamento come quello richiesto già esiste ed è impensabile caricare una commissione (tra l’altro temporanea) di quest’ulteriore mansione – ha sottolineato il primo - . Molto nella gestione dell’emergenza ha funzionato. C’è stata una regia da parte del sindaco, nonostante gli errori che necessariamente capitano in un momento di crisi improvvisa come questo: il tavolo del COC, per esempio, può aver avuto qualche mancanza iniziale ma funziona e ha funzionato. Insomma se si pensa che ci siano delle ombre bisognerebbe parlarne con chi di dovere e non farne un ordine del giorno”.

Il consiglio comunale ha conseguentemente deciso di respingere l’ordine del giorno.

simone giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU