“Decenni di degrado di un’area tra le più conosciute del centro storico della città giungeranno al termine. E la popolazione potrà tornare, di conseguenza, a viverla in tranquillità”. È con queste parole che l’assessore di Cuneo Luca Serale ha commentato – nel corso della prima riunione post-emergenza sanitaria della commissione urbanistica, tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri (giovedì 4 giugno) – la presentazione del piano di recupero dell’ex Policlinico.
Una zona che – come ha ricordato lo stesso assessore – si qualifica come molto urbanizzata e particolarmente conosciuta, negli ultimi anni per lo più a causa dello stato di abbandono.
“La variante di recupero per lo stabile dell’ex Policlinico è stata approvata a fine marzo 2017 – ha ricordato Serale - , cambiandone la destinazione d’uso come richiesto dalla proprietà e a seguito di diverse discussioni che hanno coinvolto la commissione e il consiglio comunale”.
Una storia che viene da lontano, insomma, quella dello stabile all’angolo tra corso Dante e via Bassignano. E un progetto – di cui gli architetti Silvia Oberto e Gianni Arnaudo figurano in veste di progettisti - che si propone di lavorare su un’area di 3.300 metri quadrati e di realizzarne 2.640 a uso residenziale e 660 a destinazione terziaria (ancora da specificare, probabilmente uffici). Ovvero circa 28 alloggi di diverse dimensioni collegati da due corpi scala.
“Si parla della demolizione dello stabile attuale, prevista dal Piano Regolatore, e poi della successiva ricostruzione del fabbricato, che dovrà rimanere in aderenza ai fronti su corso Dante e via Bassignano seguendo lo skyline esistente” ha specificato l’archetto Ivan Di Giambattista.
Impossibile, a questo punto dell’iter procedurale, stabilire tutti gli emolumenti in capo al comune. Di Giambattista ha sottolineato gli oneri di urbanizzazione fissati a 250mila euro, mentre l’assessore Serale gli extraoneri di urbanizzazione corrisposti dalla proprietà per il cambio di destinazione (533mila euro che verranno spesi nel perimetro del quartiere Cuneo Centro).
Dopo questo passaggio in commissione urbanistica il piano di recupero dovrà essere adottato dalla Giunta, quindi pubblicato: per i successivi 30 giorni sarà poi possibile presentare osservazioni specifiche, mentre il piano sarà inviato alla Commissione Regionale oppure a quella Locale per il Paesaggio (passaggio ancora da chiarire a fronte dell’entrata in vigore del Riparti Piemonte).





