Ha riaperto stamane (20 giugno), alle ore 6, la strada provinciale 234, nel suo ultimissimo tratto che va da Pian della Regina a Pian del Re, nel comune di Crissolo.
La strada era chiusa dal 4 novembre scorso: ogni anno, a ridosso dell’inverno, la Provincia di Cuneo, che ha la competenza diretta, ordina il blocco della circolazione sull’ultimo tratto della 234, quello che conduce al pianoro delle sorgenti del Po, in virtù del forte pericolo valanghe che si ha sin dalle prime nevicate.
Prima della riapertura di stamane, i tecnici della Provincia hanno svolto alcuni sopralluoghi, che hanno appurato come la strada risulti sgombra dalla neve e dai detriti accumulati durante la stagione invernale, risultando quindi percorribile dai veicoli.
Tuttavia, la “Pian della Regina-Pian del Re” riaprirà con alcune limitazioni: in primis il limite massimo di velocità, fissato a 30 chilometri orari, insieme al divieto di sorpasso.
Queste ultime due misure si sono rese necessarie a causa dei lavori di manutenzione ordinaria per la messa in sicurezza della strada, danneggiata dalle valanghe cadute durante l’inverno appena concluso e dalle recenti piogge dei mesi di maggio e giugno.
Lungo la SP 234, spiegano dalla Provincia, saranno possibili restringimenti della carreggiata con anche brevi chiusure totali al transito veicolare, gestite in loco da movieri o da segnalazioni temporanee”.
Sempre nella zona a monte di Pian della Regina, il Comune di Crissolo ha disposto un’operazione di manutenzione dei paravalanghe posti proprio a protezione dell’abitato di Pian Melzè, in località Rocce Losere.
Si tratta di un lavoro dall’importo complessivo di 23mila euro. L’iter è stato seguito dal geometra Marco Bovero, tecnico comunale e responsabile del Servizio Bonifica, Sviluppo Montano e TPL dell’Unione del Monviso.
La progettazione è invece stata affidata all’ingegner Daniele Solari, di Alessandria.
L’intervento rientra in un programma adottato dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, finanziato con fondi del Ministero dell’Ambiente.
Terminati i lavori, affidati all’impresa Campa rocciatori di Sampeyre, la Regione istruirà la rendicontazione per far sì che l’Autorità di bacino, a sua volta, eroghi i fondi al Comune di Crissolo.




