Attualità - 01 ottobre 2020, 19:45

Uno studente dell'Enaip positivo al Covid, tre classi a casa. La direttrice: "E' successo, nonostante le mille precauzioni. Spero arrivino i test rapidi"

Stamattina è andata in tutte le classi per parlare con gli studenti: "Indossate la mascherina anche fuori dalla scuola. Non vuol tenere distanti i compagni, ma rispettarli"

Foto dalla pagina Facebook di Enaip Cuneo

Foto dalla pagina Facebook di Enaip Cuneo

All'ente di istruzione professionale Enaip di Cuneo tre classi e gli insegnanti sono a casa perché è stata riscontrata la positività al Covid 19 in uno studente della classe terza.

A confermarlo la direttrice, Alessia Cesana, che spiega: "Una parente prossima del nostro studente si è dovuta sottoporre al tampone ed è risultata positiva. L'indagine è stata estesa ai familiari. Anche il ragazzo è quindi risultato positivo. Sta bene, è asintomatico".

Studenti e docenti della sezione Elettricisti sono già stati sottoposti a tampone a Mondovì e i risultati arriveranno probabilmente già domani. "Abbiamo deciso di far stare a casa anche altre due classi benché non ci fosse stato richiesto dal Dipartimento di prevenzione. Ma i docenti sono in comune e non avrei comunque la copertura delle materie. Oltre al fatto che, se dovessero risultare positivi, io devo tutelare gli studenti".

Stamattina la direttrice ha fatto il giro di tutte le classi, per parlare con i ragazzi, nella massima trasparenza. "Li ho voluti tranquillizzare, speravamo tutti non succedesse, ma è successo e succederà ancora. Ai ragazzi ho detto di farci coraggio e di essere tutti uniti, in modo responsabile, nell'affrontare questa situazione. Li ho invitati a indossare sempre la mascherina, anche fuori dall'edificio, spiegando loro che indossarla non vuol dire non avere fiducia o voler tenere distanti i compagni e gli amici, ma rispettarli. Perché la mascherina tutela prima di tutto gli altri".

La Cesana ha poi aggiunto: "Abbiamo fatto di tutto per far ripartire la scuola in sicurezza. Misurazione della febbre, igienizzazione delle mani, sanificazione dei laboratori anche con lampade a raggi ultravioletti. Addirittura abbiamo messo un tappeto all'ingresso imbibito di alcool, per disinfettare le suole. Abbiamo usato ogni accortezza possibile e immaginabile, eppure è successo. Mi sono resa conto che deve esserci davvero una grande responsabilità collettiva, che chiedo anche alle famiglie, tranquillizzandole sul fatto che da parte nostra l'attenzione è massima, perché vogliamo continuare a fare lezione in presenza. Ringrazio le istituzioni, perché stanno facendo un lavoro egregio e ci hanno dato tutto il supporto necessario. Ma auspico anche che arrivino i test rapidi, perché dobbiamo evitare di bloccare la didattica".

Infine, un cenno ai suoi studenti: "Stamattina li ho visti preoccupati. Comunque colpiti da quanto accaduto. Il ragazzo positivo sta bene, voglio sottolinearlo. Ma il fatto che sia stato contagiato li ha scossi. In qualche modo è stata una lezione per tutti".

Barbara Simonelli

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