Attualità - 06 novembre 2020, 20:30

Scarsa partecipazione alla mobilitazione dei metalmeccanici: “No a situazioni che rischiano di innescare tensioni e disordini sociali”

Confindustria si dice disponibile al dialogo, ma affonda: “Con una grave emergenza sanitaria in atto, la proclamazione di uno sciopero denota anche scarso senso di responsabilità”

Immagine di repertorio

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In merito alla mobilitazione indetta nella giornata di ieri dalle sigle sindacali dei metalmeccanici, "le dichiarazioni riportate dagli organi di informazione non corrispondono alla realtà dei fatti". Lo sostiene Confindustria Cuneo, che prende una netta posizione al rigurardo.

La percentuale media di adesione nella nostra Provincia è stata prossima al 15%: il dato risulta da un’indagine che abbiamo svolto presso le Aziende nostre associate – commenta il presidente della Sezione meccanica di Confindustria Cuneo, Marco Costamagna -. Non solo è stata molto bassa la partecipazione all’iniziativa, ma in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, con una grave emergenza sanitaria in atto, la proclamazione di uno sciopero denota anche scarso senso di responsabilità”.

Il lockdown genera un’apprensione quotidiana: sono molti i lavoratori che stanno attraversando una situazione difficile e riteniamo profondamente sbagliato generare situazioni che potenzialmente rischiano di scatenare tensioni e fomentare disordini sociali - conclude Costamagna - . Gli strumenti in cui crediamo sono il dialogo e il confronto. Solo mettendo al centro l’obiettivo assoluto del lavoro, possiamo continuare a confrontarci su tutti i temi, compreso quello del rinnovo del contratto nazionale”. 

redazione

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