Attualità - 12 novembre 2020, 07:47

Cuneo, passato e futuro della consulta giovanile: "Puntiamo alla massima rappresentanza e a diventare palestra di cittadinanza attiva"

Martedì 9 novembre il neo presidente Gabriele Fronzè ha aggiornato la VI^ commissione sulle attività della consulta nel 2020: "Dopo esserci fatti conoscere dalla città, vogliamo impegnarci ancor di più in favore delle attività giovanili"

Foto generica

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È stata presentata ieri (martedì 10 novembre) alla VI^ commissione consiliare l’attività dell’anno in corso – segnata, ovviamente, dalla pandemia di Coronavirus – della consulta giovanile della città di Cuneo.

- NUOVE INIZIATIVE

A illustrare le iniziative e lo sguardo verso i prossimi mesi Gabriele Gaetano Fronzè, neo eletto presidente della consulta (che ha sostituito Pietro Carluzzo a partire dallo scorso agosto): “Se nel 2018, all’alba della nascita della consulta, il gruppo ha puntato la propria attenzione sul farsi conoscere dalla città e dall’amministrazione comunale tramite per esempio l’organizzazione dei Fridays for Future – ha sottolineato Fronzè – , il nuovo direttivo si propone invece di farla diventare vera e propria palestra di “cittadinanza attiva”. Per farlo vorremmo prima di tutto impegnare, con una turnazione, i membri della consulta nel seguire le sedute delle commissioni comunali, allo scopo di avvicinare i giovani alla macchina comunale; in secondo luogo, poi, abbiamo in programma di realizzare webinar dai contenuti specifici dedicati alle tematiche di politica giovanile”.

L’iniziativa dei webinar – pensata in origine, secondo Fronzè, come incontri fisici da realizzarsi nel pieno rispetto del distanziamento sociale in vari locali dell’Altipiano e delle frazioni – è una delle tante che è stata ripensata con lo scattare del nuovo periodo di “lockdown ligh”. Periodo che non impedirà, però, al direttivo di partecipare, nel prossimo futuro, ad attività e iniziative di realtà già presenti sul territorio o di procedere con la realizzazione di un regolamento che permetta a giovani artisti cuneesi di realizzare performance artistiche in varie zone della città previa autorizzazione da parte del comune.

- LA CONSULTA NEI MESI DI LOCKDOWN

Nel corso della passata primavera le attività della consulta sono state fortemente limitate – ha ricordato Fronzè - , abbiamo dovuto annullare l’evento con protagonista la “Greta Thumberg italiana” Federica Gasbarro e abbandonare l’idea di rilasciare nelle scuole un questionario informativo dedicato agli studenti, ma non si sono certo fermate del tutto. Abbiamo eseguito prima di tutto una raccolta fondi in favore dell’ASO Santa Croce e Carle con ottimo esito, raccogliendo oltre 1.016 euro. Poi ci siamo concentrati nella collaborazione con gli assessori e la Protezione Civile, con cui abbiamo recuperato i libri scolastici da cinque edifici del territorio e li abbiamo riportati alle famiglie proprietarie, parliamo di 400-600 pacchi di libri per ogni istituto. Da non dimenticare, infine, l’niziativa di imbustamento delle mascherine destinate ai pensionati cuneesi: 11mila mascherine imbustate in circa in tre giorni di lavoro, con circa cinque persone impegnate a tempo pieno”.

Anche l’estate e la fase di immediato post-lockdown hanno visto impegnati i membri della consulta, soprattutto sul fronte degli eventi culturali: “Abbiamo realizzato il festival Cunicoli, che ha coinvolto l’Open Baladin e la Birrovia in quattro incontri che hanno ottenuto un’ottima risonanza di pubblico, una vera esperienza formativa per tutti noi”.

- GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

Tra i consiglieri intervenuti – dopo il plauso di Carmelo Noto“Beppe” Lauria e Ugo Sturlese hanno sottolineato alcuni loro dubbi pur giudicando l’operato della consulta in questi mesi come degno di nota: il primo ha espresso una volta in più le proprie rimostranze nei confronti della presunta “chiusura” della consulta stessa ad alcune associazioni giovanili della città (“Il gruppo a me pare una palla chiusa, di colore rosso”), mentre il secondo ha specificato come l’organo non si possa configurare come totalmente spontaneo, visto il legame molto stretto con la giunta in carica.

L’assessore Domenico Giraudo ha però negato la lettura di Sturlese, sottolineando come sia sempre stata lasciata alla consulta “la massima libertà: non abbiamo mai “costretto” l’organo a operare in alcun modo ma ci siamo invece messi a disposizione, quando richiesto”.

A Lauria, invece, ha risposto il neo presidente Fronzè: “Noi pensiamo che il fulcro della consulta sia proprio avere rappresentanza di tutta la gioventù cuneese. All’interno della consulta è innegabile ci sia un’espressione politica, ma è tutto tranne che univoca: se è una palla, non presenta un colore solo ma una pluralità di esperienze e convinzioni e idee. Ed è così che la vogliamo”.

simone giraudi

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