Attualità - 12 novembre 2020, 11:01

Provincia Granda sempre più isolata, troppe debolezze nelle infrastrutture di trasporto: gli appelli di ACI Cuneo, UNCEM (e Astra)

Se Diego Pasero, presidente di Astra Cuneo, commenta il possibile stop francese al traffico dei camion che valicano il Colle della Maddalena, ACI Cuneo e UNCEM fanno il punto su tutte le infrastrutture transregionali e transfrontaliere in una lettera

Provincia Granda sempre più isolata, troppe debolezze nelle infrastrutture di trasporto: gli appelli di ACI Cuneo, UNCEM (e Astra)

Grande è la preoccupazione di ACI Cuneo e UNCEM rispetto ai danni alle infrastrutture di trasporto cuneesi e transfrontaliere realizzati dall'evento alluvionale dello scorso ottobre: i due enti, da tempo uniti da un patto che evidenzia il ruolo strategico delle infrastrutture cuneesi, transregionali e transfrontaliere, essenziali per lo sviluppo economico e per una mobilità sicura e sostenibile, hanno quindi deciso di sottoscrivere una lettera.

Obiettivo delle puntualizzazioni di ACI Cuneo e UNCEM è sottolineare l'urgenza del superamento dei tanti (troppi) punti di debolezza delle infrastrutture e la necessità di un contratto territoriale con il governo volto alla costruzione e all'adeguamento dei valichi, per far uscire la provincia dall'isolamento.

- LA PROVINCIA DI CUNEO E' SEMPRE PIU' ISOLATA

Isolamento che rischia di aggravarsi sempre più - come evidenziato dal presidente di Astra Cuneo Diego Pasero - dopo la notizia della possibile ordinanza francese che vieterebbe il transito dei camion che valicano il Colle della Maddalena.

L'ordinanza - che prenderebbe le mosse da una diatriba tra il Comune di Barcellonette e il Dipartimento delle Alpi e dell'Alta Provenza su chi debba coprire le spese di manutenzione di un tratto di strada di circa 3 km, oltre ovviamente alle rimostranze di parte della popolazione in merito al transito di mezzi pesanti - andrebbe a ignorare le deroghe alla precedente, datata 2003, che impediva il passaggio ai mezzi oltre le 26 tonnellate.

"Sarebbe l’ennesimo duro colpo non solo all’autotrasporto, ma a tutto il mondo produttivo cuneese, che si troverebbe privo anche dell’unico sbocco rimasto per lo scambio di merci con il territorio francese - ha sottolineato Pasero - . Abbiamo richiesto un incontro urgente con il prefetto di Cuneo, Fabrizia Triolo, per avviare un costruttivo e collaborativo dialogo tra istituzioni italiane e francesi e giungere a una soluzione che rispetti i diritti di tutti i soggetti coinvolti".

- LA LETTERA DI ACI E UNCEM

Diversi i fronti aperti nello specifico: l'Asti-Cuneo, i collegamenti viari e  ferroviari con la Liguria, la linea ferroviaria Torino-Nizza, l'aeroporto Cuneo-Levaldigi, la banda larga e quelli viari e ferroviari transfrontalieri.

Sull'Asti-Cuneo, apparentemente superate le questioni pendenti con il concessionario, è necessario secondo gli scriventi aprire i cantieri al più presto nel lotto Alba-Roddi e accelerare la progettazione di quello Roddi-Cherasco; è opportuno, poi, che il governo nomini un commissario politico nella persona di Alberto Cirio.

In merito ai collegamenti viari e ferroviari con la Liguria bisogna invece chiedere al governo una definitiva decisione rispetto al traforo Armo/Cantarana e i collegamenti con la SS28, oltre a un intervento di adeguamento della linea ferroviaria Mondovì-Altare-Savona Vado, di circa 250 milioni di euro, indispensabile secondo i tecnici per avviare la realizzazione del corridoio logistico multimodale.

Per quanto riguarda la linea ferroviaria Torino - Nizza le due associazioni chiedono la nomina di un responsabile e un gestore unico franco/italiano, individuati dai governi dei due paesi rispettivamente nella Commissione Intergovernativa della TAV Torino/Lione e nella società pubblica TELT; 120 milioni sono sufficienti per l'elettrificazione, la messa in sicurezza, il superamento di alcune rotture di carico e il ripristino delle stazioni italiane e francesi.

Focus anche sull'aeroporto Cuneo Levaldigi: serve che la Regione lo valorizzi dando seguito alla richiesta dell'UE di realizzare un sistema aeroportuale piemontese e configurandolo come struttura alternativa e integrata con Caselle, focalizzata su rotte incoming leisure.

Al centro, infine, l'accesso alla banda larga - necessario secondo gli scriventi per il dinamismo dei territori e la loro coesione - , i cui lavori di posa sarebbero dovuti terminare prima entro il 2021 e poi entro il 2022, ma che si teme invece vengano rinviati sino al 2025.

- I COLLEGAMENTI TRANSFRONTALIERI

Più sfaccettata, secondo ACI Cuneo e UNCEM, la materia riguardante i collegamenti viari e ferroviari tra Italia e Francia.

Sono numerosi, per esempio, i problemi sul versante italiano della SS21 "della valle Stura": serve la messa in sicurezza del ponte dell'Olla e le deviazioni di Aisone e Vinadio, ma ancor più urgente è la realizzazione della circonvallazione di Demonte che, progettata più volte, avrebbe ora a disposizione 50 milioni di euro di finanziamento, a patto che apra finalmente i cantieri.

Rispetto al valico del Colle di Tenda, invece, come già approvato da ANAS, Ministero, enti locali interessati e Provincia, si caldeggia la realizzazione di un nuovo traforo più basso dell'attuale tra Limone e Vievola; un progetto da 220 milioni di euro di costo.

Preso atto dello stanziamento dei fondi per la ricostruzione e la messa in sicurezza della viabilità della valle Roya, poi, ACI Cuneo e UNCEM suggeriscono che all'incontro tra governi italiani e francesi che si terrà a fine novembre le regioni Piemonte e Liguria e le province di Cuneo e Imperia propongano la realizzazione di un piano unitario per la sistemazione di tutta la viabilità da presentare per il finanziamento all'UE e la nomina di due commissari, uno per ciascun paese, in grado di realizzare procedure abbreviate e dare avvio ai lavori. Inoltre, che i lavori del nuovo tunnel inizino prioritariamente dal versante francese e che venga ripristinata la viabilità provvisoria attraverso il vecchio traforo o con le navette ferroviarie per le auto tra Tenda e Limone.

simone giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU