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Saluzzese | 27 novembre 2020, 20:15

“Errore di voto”, e il Consiglio comunale di Saluzzo viene (momentaneamente) sospeso: critica la maggioranza

Succede nella seduta di ieri sera. L’assise era chiamata ad approvare un ordine del giorno promosso da Uncem, come atto di solidarietà verso le popolazioni colpite dall’alluvione del 2 ottobre 2020. Tutti favorevoli, meno un astenuto. Che poi si è detto anch’egli favorevole

Il Consiglio comunale di Saluzzo di ieri sera

Il Consiglio comunale di Saluzzo di ieri sera

Incidente di percorso, nel Consiglio comunale di Saluzzo di ieri sera (giovedì), che, giunto all’ultimo punto all’ordine del giorno, è stato sospeso, seppur solo per qualche minuto.

L’assise – riunita in parte in presenza ed in parte in videoconferenza – era chiamata ad approvare l’ordine del giorno promosso da Uncem, come atto di solidarietà verso le popolazioni colpite dall’alluvione del 2 ottobre 2020, di cui daremo conto in un articolo ad hoc.

Giunti in fase di votazione, dall’opposizione, Paolo Demarchi si è astenuto.

Favorevoli tutti gli altri consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza.

A questo punto, Demarchi, che partecipava al Consiglio in videoconferenza, ha chiesto la “correzione” del suo voto: “Sono favorevole” dirà al presidente dell’assise Enrico Falda.

Il voto a favore di Demarchi ha riportato l’unanimità sull’OdG di Uncem, ma non è passato inosservato tra le fila della maggioranza. Nel vociare a microfoni spenti ci si è chiesto se la correzione della votazione palese fosse consentita.

Ha espresso subito la sua intenzione – ha detto Falda –. Ma se volete sospendiamo un attimo la seduta e verifichiamo”.

Il segretario comunale, Paolo Flesia Caporgno, è dovuto ricorrere al regolamento del Consiglio, che però non contempla nulla di specifico per casi come questi. “Il consigliere ha immediatamente rettificato la sua espressione di voto prima della chiusura delle operazioni” ha detto il segretario, andando verso l’accoglimento della richiesta di Demarchi.

Richiesta successivamente accolta, ma sulla quale si è espresso pesantemente il consigliere di maggioranza Roberto Revelli.

Mi auguro che si tratti davvero di un errore di voto. Perché altrimenti creiamo un precedente che sarebbe abbastanza pericoloso: aspettare che tutti votino per poi dire ho sbagliato. Non diventi un’abitudine. Spero che l’incidente si chiuda qui”.

Dall’opposizione, Carlo Savio ha posto l’accento sulle difficoltà di riunire il Consiglio in videoconferenza “Non è prevista dal regolamento la videoconferenza, e le difficoltà ci sono”.

Ma Revelli ha ribadito: “La mano alzata l’abbiamo vista tutti quanti. C’è stata una votazione e poi un consigliere dichiara di aver cambiato idea. Lo trovo veramente un precedente pericoloso. Perché a questo punto tutte le volte io arrivo qui, guardo come votano gli altri, dico ‘Scusate, ho sbagliato, voglio cambiare’. Trovo questa cosa vergognosa”.

Presidente, lei è stato chiaro. – ha ancora detto Demarchi – La votazione non era ancora conclusa, e si poteva fare. Io ho così rettificato il mio voto da astenuto a favorevole”.

A metter la parola fine alla faccenda ci ha pensato il presidente Falda: “Chiudiamola così. Non so se casi del genere siano avvenuti in altri Consigli comunali. Non è previsto dal regolamento del Consiglio. Oggi viene accettato il cambiamento del voto di Demarchi. Vedremo di riuscire a incrementare regolamento affinchè preveda anche questi casi. A verbale, certamente, ci sarà la rettifica del voto”.

Nicolò Bertola

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