"Come il Grinch rubò il Natale". Quello che fino allo scorso anno era il titolo di un vecchio cartone animato per bambini, quest'anno purtroppo, sembra diventare triste realtà. L'impressione della maggior parte delle persone, infatti, è che il Natale quest'anno, a causa delle nuove restrizioni per l'emergenza Covid, ci stia venendo in qualche modo rubato.
"Con l’ultimo DPCM il governo ha dichiarato apertamente guerra alla montagna. È inaccettabile che si siano fatte delle limitazioni che trattino in modo diverso i vari comuni italiani. Non si è assolutamente considerata l’estensione territoriale dei comuni e la loro principale estrazione economica." - commenta il presidente di Confartigianato Mondovì, Paolo Manera, che conosce bene la montagna e le attività ad essa legate - "Come è possibile che nelle città, grandi comuni, si possa fare assembramento sotto i portici e nei corsi per acquisti e passeggiate, mentre è impossibile recarsi a sciare in spazi illimitati all’aria aperta? Questa limitazione danneggerà irrimediabilmente l’economia delle stazioni turistiche montane che sviluppano il proprio reddito in periodi strettamente legati a festività e condizioni meteorologiche (presenza di neve)".
Le nuove limitazioni per il contenimento del Covid-19 non impattano solo sul settore neve, infatti, come sottolinea Manera, cambieranno anche il modo tradizionale di vivere il periodo natalizio con i propri cari.
"Le restrizioni delle festività natalizie rasentano la dittatura: non permettere i ricongiungimenti familiari è un gravissimo furto, un danno affettivo incalcolabile, soprattutto per gli anziani che magari mai potranno recuperare un anno perduto! Stiamo lasciando distruggere l’economia di un comparto economico sociale che rappresenta non solo la storia del nostro paese, ma anche un esempio unico a livello europeo. Molte piccole medio imprese sono costituite da nuclei familiari che vivono in piccoli comuni limitrofi o comunque poco distanti, che fino ad oggi lavorano gomito a gomito e che nelle festività sacre per la nostra cultura saranno costrette a dividersi e a festeggiare disuniti".
I controlli, intanto, si preannunciano severi.
"Arruolare 70 mila militari per controllare una consuetudine sacra e gli onesti cittadini italiani, invece di sensibilizzare a una forma di prudenza è un atto dittatoriale che spaventa e induce a un terrore che nulla d’altro può fare che non rallentare l’economia e generare il malumore sociale. Come mai le stesse unità militari non sono mai state impiegate per combattere la criminalità organizzata?!? D’altro canto le lotterie economiche su carta di credito generano poca credibilità e trasformano l’economia in un assurdo gioco d’azzardo controllato da uno stato di polizia fiscale. Spero che venga fatta una rettifica e rapidamente si torni alla normalità cercando di ridurre i terribili danni economici e sociali già arrecati al paese" - conclude Manera.