Sanità - 07 febbraio 2021, 17:01

Ospedale unico, Sannazzaro: “Bene il confronto, ma doveva già decidere la Regione”

Il sindaco di Cavallermaggiore ora guarda alle possibilità che potrà aprire l’opera: “Occasione per portare a casa opere importanti per il territorio”

Ospedale unico, Sannazzaro: “Bene il confronto, ma doveva già decidere la Regione”

Dopo il confronto tra sindaci e assessore alla Sanità, Luigi Icardi, abbiamo sentito “a bocce ferme” il primo cittadino di Cavallermaggiore, Davide Sannazzaro, tra i 56 che hanno partecipato alla riunione e che non risparmia qualche critica. 

“Bene la consultazione con il territorio, ma visto che è chiaro che sono già stati individuati i luoghi possibili in cui realizzarlo, avrei preferito che la Regione scegliesse, a seconda dei dati concreti e delle analisi, per quale dei due siti optare. A questo punto visto che è stata decisa questa cabina di regia, si diano indicazioni all’assessorato anche per avere contezza e sicurezza oltre che sui fondi sulle opere connesse - e aggiunge - Puntualizzo che l’assessore durante l’incontro ha detto che si potrebbe valutare la fermata del treno nei pressi dell'ospedale, ma ricordo che quella linea tra Saluzzo e  Savigliano è stata chiusa da questa giunta regionale e di conseguenza se pensa a un progetto del genere deve mettere in conto la riattivazione delle corse sulla linea”. 

La programmazione dei vari step ora resta la priorità. “Credo però sia fondamentale, una volta che i sindaci si siano confrontati, dare un cronoprogramma preciso. Perché credo che in questo momento ci sia stato solo un po’ puor parler”. 

Il sindaco di Cavallermaggiore non mette comunque in discussione la possibilità che il nosocomio di riferimento debba sorgere a Savigliano: “Questa discussione è già stata fatta in passato, mi sembra assurdo rimettere in discussione il tutto. Non riaccenderei nuovamente un vespaio ridiscutendo di dove ricollocare l’ospedale in un luogo che non sia Savigliano”. Si concentra sulle possibilità per il territorio che potrebbe aprire l’opera:

“In questo momento credo sia fondamentale pensare che questa sia anche l’occasione per portare a casa opere fondamentali per il territorio, tipo la tangenziale di Genola tanto attesa, la tangenziale di Savigliano. L’ospedale potrebbe essere il grimaldello per sbloccare alcune situazioni”. 

In tanti si chiedono però come sia possibile un’inversione di rotta così repentina rispetto al Piano Magni: “Ognuno deve fare il proprio ruolo ed è possibile che in corso d’opera l’ente superiore, in questo caso la Regione, debba rivedere i piani per un progetto di territorio sostenibile. Però a un certo punto spetta all’ente la decisione, cui spetta la mediazione per raccontare la vision e portare tutti a bordo”. 

Il rischio tuttavia è quello di vedere allungati di molto i tempi e la realizzazione dell’ospedale unico potrebbe richiedere anni, un po’ come è successo per l’ipotesi dell’ospedale unico Asl To5 di Moncalieri, ancora irrealizzato e al centro del dibattito: “Penso che il confronto con i sindaci richiederà poco tempo, però sì, con in vari step potrebbero volerci molti anni per finalmente vederlo finito”

Chiara Gallo

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