Attualità - 10 marzo 2021, 14:38

Bra, così commercio e ristorazione si reinventano ai tempi del Covid

L’esempio della città della Zizzola in uno studio che ha coinvolto Unisg Pollenzo, Ascom e Comune. Innovazione e digitalizzazione strade obbligate e opportunità da cogliere anche per le attività di vicinato

Immagine d'archivio (Ph Unsplash)

Immagine d'archivio (Ph Unsplash)

Con una diretta live tenuta nel pomeriggio di ieri (martedì 9 marzo) sul canale YouTube dell’associazione di categoria, sono stati resi noti i risultati dell’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sul commercio alimentare e la ristorazione cittadina condotta da alcuni studenti del corso di laurea magistrale in "Food Innovation & Management" dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Ascom Bra e Comune di Bra.

A presiedere l’incontro il sindaco della città della Zizzola, Gianni Fogliato, il direttore di Ascom Bra Luigi Barbero, l’assessore al comunale al Commercio Biagio Conterno, il vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche Silvio Barbero e il ricercatore di Antropologia Culturale Michele Fontefrancesco.

Il lavoro di ricerca ha coinvolto una trentina di operatori braidesi selezionati tra commercio di alimentari e ristorazione, associati ad Ascom Bra, attraverso un questionario e interviste per comprendere l’impatto delle ondate della pandemia nei settori analizzati.

In un momento storico di incertezza e insicurezza psicologica e fisica, l’economia imprenditoriale reagisce incrementando investimenti locali e gli strumenti digitali reinventano le strategie comunicative. 
Insomma, le realtà commerciali non si fermano, ma si interrogano, si mettono in gioco, assecondano i movimenti di questa crisi e rendono propri i linguaggi del web attraverso l’e-commerce, come il delivery "Tutaca", app realizzata da Ascom Bra e Weconstudio a marzo 2020.

Un processo di digitalizzazione nel quale, nel caso braidese, le istituzioni del territorio hanno giocato un ruolo rilevante per l’abbassamento dei costi di accesso all’e-commerce per le aziende e per la mediazione tra le nuove tecnologie e i consumatori.


Il Covid-19 ha portato con sé un’obbligatoria alfabetizzazione tecnologica, la trasformazione ha coinvolto la scuola, le aziende, gli affetti e anche il nostro modo di godere dei prodotti locali, dalla ristorazione alla vendita al dettaglio.

Slegarsi, dunque, da una logica statica per riappropriarsi di un settore che non può permettersi di cedere e crea una nuova grammatica di commercio, dove la soluzione è il cambiamento.

Gianni Fogliato e Biagio Conterno, sindaco e assessore al Commercio del Comune di Bra: “Pensare in grande anche agendo a livello locale, con spirito di collaborazione costruttiva, per supportarci nel presente ed essere più forti nel futuro. Una sfida che il Comune, in sinergia con gli altri attori, ha già raccolto e continuerà a promuovere. I risultati della ricerca sono un prezioso bagaglio comune su cui investire, per continuare a potenziare il commercio di vicinato, guardando con consapevolezza al domani”.

Luigi Barbero, direttore Confcommercio Ascom Bra: “La collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche è un valore aggiunto al lavoro che svolge la nostra associazione, la ricerca ci ha consegnato un’analisi approfondita sul tema della trasformazione digitale nel piccolo commercio, argomento sul quale abbiamo investito da tempo e siamo consapevoli che è questa la strada che le nostre imprese devono affrontare per la ripresa post Covid. Noi siamo pronti a mettere a disposizione strumenti e personale preparato per affrontare questo cambiamento”.

Silvio Barbero, vice presidente Unisg afferma: “Questa ricerca conferma la volontà dell’Università di Pollenzo di essere presente sul territorio e di fare parte attiva di una comunità. L'Università di Scienze Gastronomiche vuole essere in prima linea nel capire i problemi e trovare soluzioni per le aziende e le persone del territorio."

"Porsi la domanda circa l'impatto della pandemia sul commercio e sulla ristorazione vuol dire capire come una città stia rispondendo alla crisi per individuare gli strumenti necessari a rimanere vitale e sapersi rafforzare – ha spiegato Michele Fontefrancesco –. Ecco la base di questo lavoro che ci restituisce un quadro di una città in trasformazione; una città innovativa che non si è fermata davanti al Covid. Da qui si parte tutti assieme per continuare il cammino di sviluppo del nostro territorio".

Maria Pane

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