Tra i sistemi di sicurezza più diffusi in ambito abitativo vi è sicuramente il citofono, l’apparato che consente di comunicare direttamente con l’esterno attraverso un microfono e un ricevitore. Viene installato sia presso le abitazioni indipendenti, sia all’interno di complessi residenziali, in quanto facilita notevolmente la gestione degli ingressi.
Il sistema prevede una parte esterna (il dispositivo con microfono e pulsantiera), soggetta sia ad usura sia all’azione degli agenti atmosferici; questi fattori possono rendere necessaria la sostituzione dell’intero apparato (ovvero sia della parte ricevente che emittente); in tal caso, è bene optare per una soluzione più moderna e dotata di maggiori funzionalità.
Si tratta del videocitofono, ossia un sistema che integra le funzioni di un citofono standard con un dispositivo di ripresa video, che consente a chi si trova all’interno dell’abitazione di visualizzare chi si trova all’esterno. In questo articolo vedremo quali sono i passaggi necessari per effettuare la sostituzione.
Scegliere il modello da installare
Prima di procedere attivamente alla sostituzione del vecchio citofono con un modello nuovo, è necessario scegliere il tipo di videocitofono da installare. Sono tante le opzioni disponibili in commercio, sia presso i negozi fisici di materiale elettrico sia nei cataloghi digitali degli e-commerce di settore come Emmebistore. Le principali opzioni a disposizione per chi è alla ricerca di un nuovo videocitofono sono tre: analogico, digitale e wireless. Il primo richiede un cablaggio caratterizzato da un elevato numero di fili (uno per ogni funzione prevista) mentre il secondo necessita di due fili soltanto, in quanto sfrutta una tecnologia più sofisticata che consente al dispositivo di ricezione di interfacciarsi con l’unità esterna. I videocitofoni wireless, invece, sono in grado di funzionare senza fili (fatta eccezione per il collegamento alla rete elettrica), in quanto utilizzato i segnali radio per lo scambio di codici e informazioni.
La scelta del modello da installare è molto più importante di quanto si possa pensare, poiché implica interventi di installazione più o meno invasivi. Nel caso dei citofoni analogici, ad esempio, il cablaggio con più fili potrebbe richiedere specifici interventi di adeguamento dell’impianto elettrico (e relative opere murarie).
Come procede all’installazione
In linea di principio, è bene affidarsi ad un tecnico specializzato sia per smontare quello vecchio che per installare il dispositivo nuovo. Chi invece ha buona manualità e dimestichezza con i dispositivi elettrici, può percorrere la via del fai da te. Per l’installazione del videocitofono occorrono: cavi a due conduttori da 1,5 mmq, cavidotto, corrugato e gesso (per eventuali rifiniture alla muratura). Gli attrezzi da procurarsi prima di cominciare i lavori sono: cacciavite, matita, metro, livella, trapano a percussione (ai quali si aggiungono spatola e cazzuola per la rifinitura).
Una volta raccolto tutto l’occorrente, e premesso che il passaggio dei cavi è stato già completato, i passaggi da seguire sono i seguenti:
- staccare l’alimentazione generale dell’impianto elettrico;
- segnare il punto di installazione delle unità; quella esterna va collocata su di un pilastro, a 160 cm dal suolo;
- aprire l'unità esterna del videocitofono, seguendo le istruzioni contenute nella confezione;
- rimossa la piastra, passare i fili provenienti dal monitor attraverso gli appositi fori;
- segnare sul pilastro i punti di fissaggio e realizzare dei fori (utilizzando un trapano) in corrispondenza dei segni;
- applicare uno strato di silicone trasparente sul bordo esterno della piastra; poi, inserire i tasselli, passare nuovamente in fili e fissare con delle viti;
- collegare i fili alla morsettiera, seguendo le istruzioni contenute all'interno della confezione del prodotto;
- se necessario, modulare specifiche funzionalità agendo sui pulsanti interni;
- applicare la mascherina esterna e fissare con le apposite viti.
Per l’installazione del monitor interno, è sufficiente seguire lo stesso procedimento con la differenza che il display può richiedere l’installazione di una piastra di fissaggio alla parete.





