Sanità - 25 marzo 2021, 15:00

Un ospedale su rotaia: può trasportare in tutta Europa 21 pazienti, anche gravi (FOTO)

Un convoglio adibito al trasporto di malati, con un livello di assistenza sanitaria che si estende sino alla terapia intensiva. Potrà anche operare in forma statica, per alleggerire la pressione ospedaliera, Coinvolta nel progetto la Maxiemergenza 118 del Piemonte, guidata dal medico saviglianese Mario Raviolo

Mario Raviolo sul treno sanitario arrivato oggi alla stazione di Porta Nuova di Torino

Mario Raviolo sul treno sanitario arrivato oggi alla stazione di Porta Nuova di Torino

Un ospedale su rotaia. Per trasportare, in condizioni di massima sicurezza, i malati, offrendo un livello di assistenza sanitaria che si estende sino alla terapia intensiva.

È partito questa mattina (25 marzo) dalla stazione di Porta Nuova, a Torino, il treno sanitario dedicato ai malati Covid, ma che rimarrà uno strumento utilissimo anche in caso di calamità o emergenze. Stamane, all’arrivo del convoglio alla stazione di Porta Nuova, era presente anche la Maxiemergenza del 118 del Piemonte, che si è interfacciata con i colleghi dell’Areu, l’Azienda regionale emergenza-urgenza della Lombardia.

La struttura della nostra “Maxi” regionale, diretta dal medico saviglianese Mario Raviolo e con il quartier generale a Levaldigi, è stata infatti coinvolta nel progetto.

L’opera permetterà di trasportare pazienti da un ospedale a un altro, anche di diverse province e regioni d’Italia o all’estero. Durante il trasporto, i pazienti saranno a tutti gli effetti ricoverati, esattamente come fossero all’interno di un ospedale. Non solo: il treno permetterà anche al personale di formarsi, direttamente a bordo.

Il convoglio è stato presentato in prima battuta a Roma, alla presenza del Capo dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Poi ha fatto tappa a Milano, accolto dal governatore Attilio Fontana e dai vertici di Areu. E ora giunge in Piemonte.

Il “treno sanitario” è stato realizzato da Trenitalia, nelle Officine Manutenzione Ciclica di Voghera, grazie alla sinergia tra il Dipartimento della Protezione Civile, Gruppo FS Italiane e Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu). È stato progettato per il trasporto sanitario di pazienti anche in biocontenimento (particolare non di poco conto soprattutto nel contesto pandemico in cui ci troviamo). Può essere integrato con altri vagoni.

Rimarrà a disposizione della Cross, la Centrale remota delle operazioni di soccorso sanitario che ha sede a Pistoia. Potrà circolare su tutto il territorio nazionale e in Europa.

Otto carrozze: ecco com’è composto il “treno sanitario”

Il convoglio è costituito da otto carrozze e due locomotori posizionati alla testa e alla coda del convoglio. A bordo, tutta l’attrezzatura per il trasporto dei pazienti, compresi anche posti letto di terapia intensiva, tutti monitorizzati, che permettono il trasporto di 21 pazienti (anche in contemporanea) sedati ed intubati.

Tre carrozze sanitarie saranno adibite a terapia intensiva, per pazienti “ventilati in modo invasivo”; poi vi sono due carrozze tecniche, necessarie per il funzionamento delle apparecchiature medicali e, in particolare, per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente di alimentazione delle dotazioni sanitarie, due carrozze, di cui una con posti letto per il personale e la seconda predisposta per il coordinamento tecnico-sanitario e per l’area filtro necessaria per il passaggio tra l’area pulita e l’area operativa e una carrozza magazzino per il trasporto di tutti i materiali e dei dispositivi medici.

L’attrezzatura

L’attrezzatura: 21 ventilatori polmonari; 1 ecografo; 2 analizzatori per effettuare emogasanalisi; 21 fra monitor, aspiratori e altre attrezzature; 3 postazioni di monitoraggio. Si tratta di una dotazione minima necessaria a gestire qualsiasi tipo di emergenza o calamità.

Come spiegato da Piero Paolini, direttore della Cross, il treno potrà essere utilizzato sia per il trasporto di malati, ma anche, in forma “statica”, e quindi integrandosi al servizio sanitario territoriale, per alleggerire la pressione ospedaliera su determinati presidi, diventando un Pma, Posto medico avanzato.

Oggi il primo viaggio da Porta Nuova

Proprio nell’ambito della formazione del personale, oggi, il primo viaggio del treno, partito da Porta Nuova poco dopo le 11, non ha visto il trasporto di pazienti positivi al Coronavirus, ma solo di 4 infermieri e 8 anestesisti, impiegati per la formazione.

Domani mattina, alle 10.30, il convoglio partirà invece per Genova, sempre da Porta Nuova. A dirigere le operazioni Mario Raviolo, direttore della Maxiemergenza del 118 in Piemonte.

Raviolo: “Garantirà trasporto pazienti che non possono essere curati nel luogo in cui si trovano”

Il treno sanitario può trasportare fino a 21 pazienti intubati, garantendo loro ogni funzione vitale” racconta Raviolo. “Servirà a garantire il trasporto di pazienti che non possono essere curati nel luogo in cui si trovano e necessitano pertanto di essere spostati in sicurezza, in cura continua” conclude il responsabile della Maxiemergenza del 118 in Piemonte, garantendo come vi siano continui progetti di collaborazione interregionale e internazionale per portare a un livello superiore le cure e l'assistenza dei malati Covid.

Andrea Parisotto - Ni.Ber.

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