Nei giorni scorsi abbiamo appreso della notizia in merito alla scelta della monregalese Beccaria Rolfi per l'intitolazione della biblioteca civica di Saluzzo. Una scelta giusta, una donna di valore, una partigiana per la libertà.
Non venga dimenticata però la figura dell'unico saluzzese in lizza tra i nomi per l'intitolazione della biblioteca, Alessio Ollivero. Saluzzo e l'amministrazione comunale dovrebbero farsi carico di mantenere vivo il ricordo di Alessio Ollivero e della sua attività filantropica che lo ha portato a essere il fondatore della biblioteca civica.
Nonostante il tentativo di pochi di sminuire la figura di Alessio Ollivero, dando dimostrazione di non avere una conoscenza storica approfondita, è bene ricordare quanto Ollivero sia stato costantemente a servizio della nostra comunità, in qualità di commesso demaniale, poi come esattore, ricevitore del registro, tesoriere comunale e tesoriere dell’Ospedale fino a ricoprire, nel novembre del 1900, l'incarico che diede una svolta alla sua carriera, entrando a far parte del Comitato organizzatore della Cassa di Risparmio di Saluzzo, di cui diventerà direttore prima e presidente poi, con un faro nel suo mandato: il bene della comunità e la cultura, adempiendo alle sue funzioni con professionalità, dedizione e impegno.
La cultura, i libri e la musica hanno caratterizzato la sua vita, rendergli omaggio penso sia doveroso, a lui si deve la realizzazione di un grande sogno, "il sogno della sua vita", la biblioteca cittadina.
Andrea Vassallo, coordinatore di Saluzzo in Azione dichiara: "Non dimentichiamo ora una figura, quella di Ollivero, che stiamo riscoprendo solo adesso, una persona a cui la biblioteca e la cultura della nostra città deve molto. Dedichiamo ad Ollivero uno spazio che sia simbolo della sua esistenza totalmente dedicata alla cultura; coinvolgiamo gli studenti delle scuole saluzzesi in un'area di progetto per ricordare e far rivivere lo spirito di generosità e umiltà che furono propri di Ollivero".





