Seconda puntata - per così dire - nella vicenda che vede il consigliere comunale "Beppe" Lauria interpellare la giunta cuneese in merito all'appalto di videosorveglianza di prossima installazione nell'area di corso Giolitti: dopo quella dello scorso mese di aprile, Lauria ha infatti prodotto e presentato una nuova interpellanza.
A destare domande nel consigliere, questa volta, è stata la documentazione degli uffici richiesta dallo stesso nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Lauria sottolinea infatti che stando ai documenti la procedura negoziata risulterebbe molto semplificata e utilizzabile soltanto in casi di particolare urgenza e gravità; non risponderebbe al vero, inoltre, che tutte le ditte del territorio che operano nel settore siano state invitate a partecipare alla gara: ne sono state invitate sei su un minimo previsto che parrebbe essere di cinque e, tra queste, ha trionfato la In.re.te. srl, una società che pare non avere nemmeno un sito internet o bilanci depositati.
Per Lauria la relazione consegnata merita un ulteriore approfondimento, e quindi interroga il sindaco per sapere se la fidejussione con cui la società vincitrice ha assicurato dieci anni di gestione del servizio - garantendosi la vittoria - copra davvero i dieci anni e se sia assicurativa o bancaria, e per quale motivo gli uffici non abbiano mai chiesto nulla relativamente al possesso, da parte delle aziende coinvolte nella gara, dei necessari requisiti di idoneità professionale, di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionali, rendendo di fatto l'iscrizione alla Camera di Commercio l'unica vera condizione per la realizzazione dell'appalto. Perché, inoltre, è stato detto che l'impianto di videosorveglianza verrà installato su suolo pubblico mentre risulterebbe invece installato su proprietà private, e se la ditta abbia fornito - come richiesto dal capitolato di gara - le certificazioni relative alle opere elettriche, quelle rilasciate dai produttori delle componenti installate e l'elaborato tecnico-termodinamico richiesto.
Infine, Lauria si chiede il perché di una lottizzazione in tanti piccoli appalti per la realizzazione del sistema di video-sorveglianza invece dell'identificazione di un gestore unico e - sul progetto specifico, diviso in due tipologie facenti capo al Bando Periferie e al bando Scuole Sicure - come ne avverrà la rendicontazione.