Nel pomeriggio di sabato 3 luglio l’Istituto Salesiani di Fossano ha ospitato un convegno incentrato sugli effetti dell’attuale situazione pandemica.
Vari esperti di ospedali e presidi territoriali si sono espressi sul tema, in un evento promosso e organizzato dall’associazione Con + Voce, moderato dall’ex consigliere provinciale Livio Berardo e introdotto dalla segretaria regionale Sinistra Italiana Fiammetta Rosso.
Primo dei relatori il professor Giuseppe Costa, igienista presso l’università di Torino, che ha offerto numeri importanti sull’attuale pandemia. Il professore individua nella mobilità il determinante principale di contagio, trovando nella tracciabilità il fattore chiave per rendere meno fatale la seconda ondata.
Secondo recenti studi, la pandemia da Covid-19 ha fatto crollare gli accessi agli ospedali con un conseguente impennamento delle morti al domicilio. L’emergenza sanitaria ha anche contribuito ad abbassare di quasi 1 anno e mezzo l’aspettativa di vita.
Un altro dato importante deriva dall’aumento delle disuguaglianze sociali nelle morti: le statistiche parlano di una probabilità che varia dal 20% al 50% di infettarsi più facilmente tra le fasce meno abbienti e con titoli di studio inferiori.
Successivo l’intervento dello psicologo dirigente Giuseppe Maurizio Arduino, che ha analizzato il disagio del lockdown provocato nei minori. Un sondaggio condotto negli ultimi mesi evidenzia un aumento tra il 65% e il 70% di disturbi quali ansia, disturbi del sonno e alimentari, portando anche a un grosso aumento dei ricoveri, specie a causa di quest’ultimi.
Il dottor Francesco Magni, ex direttore dell’ASL CN1, ha messo in luce gli interventi previsti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un programma di investimenti e riforme destinate alla ripresa post-pandemica. Il PNRR introduce l’istituzione della Casa della Comunità, utile a migliorare i servizi territoriali. Un focus particolare è stato messo proprio sugli ospedali di comunità, che iniziano a costituire e costituiranno sempre di più una valida alternativa all’assistenza domiciliare.
Sono intervenuti successivamente al dibattito anche il sindaco di Cuneo e presidente provinciale Federico Borgna e la parlamentare PD Chiara Gribaudo. “La pandemia credo sia stata un grande crash test che il sistema non ha superato - dichiara Borgna - Il fallimento sta nella mancata velocità. Ho visto molte fragilità: c’è stata una risposta troppo debole verso la disabilità, le RSA hanno mostrato le loro pecche nell’organizzazione, il tracciamento è stato un grande punto debole, spero un insegnamento su cui fare tesoro.”
“Abbiamo bisogno di investire in prevenzione, dobbiamo metterci tutti in discussione”, le parole della deputata Gribaudo. “Non dobbiamo dimenticarci che le diseguaglianze già erano presenti e per questo motivo non vogliamo che tutto torni come prima; era profondamento ingiusto e non lo vogliamo. Tutti insieme dobbiamo cercare di costruire una società più giusta e uguale. Governare significa decidere ed è quindi fondamentale anche la capacità di fare tesoro delle esperienze positive, su un territorio nel quale c’è molto da fare.”
Preziosi anche i contribuiti offerti dal medico e consigliere regionale Paolo Allemano, dell’oncologo Corrado Lauro, del segretario CGIL Cuneo Gaspare Palermo, della consigliera comunale di Fossano Rosita Serra e dei medici e consiglieri comunali di Cuneo Ugo Sturlese e Luciana Toselli.





