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Politica | 18 ottobre 2021, 14:30

Mondovì verso le elezioni, Paolo Adriano tiene tutti col fiato sospeso

Il sindaco in carica non assumerà decisioni prima della fine dell’anno, anche se il suo assessore Luca Robaldo, capo di gabinetto di Cirio in Regione, si scalda a bordo campo. Un nome che mette in difficoltà il centrodestra, perché si troverebbe a dover sfidare il braccio destro del Presidente

Il sindaco Paolo Adriano e l'assessore Luca Robaldo

Il sindaco Paolo Adriano e l'assessore Luca Robaldo

“Non voglio essere scortese, ma ho già più volte detto che fino alla fine dell’anno non assumerò decisioni. Solo allora le comunicherò ufficialmente”.

Così risponde Paolo Adriano, sindaco in carica di Mondovì e guida del “Patto Civico” che nel 2017 aveva battuto centrodestra e centrosinistra, alle sollecitazioni di chi vorrebbe sapere cosa bolle nella pentola della politica monregalese.

Gli interrogativi sono molteplici e ad oggi per lo più senza risposta.

Verrà riproposto il “Patto Civico”? E se sì con quale leader?

Chi è vicino ad Adriano sostiene che difficilmente si ripresenterà nel 2022, soprattutto per impegni di natura professionale e personale, tuttavia le vie della politica sono infinite e finchè il sindaco in carica non annuncerà coram populo il “gran rifiuto” nulla  può essere dato per scontato.

Non è comunque un mistero che ormai da mesi Luca Robaldo, assessore a Sport, Istruzione, Politiche giovanili e Innovazione, stia scaldando i muscoli per raccogliere il testimone da Adriano, che al ballottaggio, nel giugno 2017, aveva vinto col 68,2% contro il 31,8% ottenuto dalla sua rivale, Donatella Garello.

Adriano, nel secondo turno, aveva raccolto una buona fetta di quel 21,8% andato in prima battuta al candidato sindaco del Pd, Stefano Tarolli, e delle due liste civiche che lo sostenevano.

Il Pd è l’unica forza politica che, con largo anticipo, ha già comunicato la sua decisione di non associarsi al “Patto” e di voler correre nuovamente per conto proprio, affidandosi questa volta ad Enrico Ferreri, dirigente medico prossimo alla pensione.

Robaldo, in passato, è stato stretto collaboratore di Enrico Costa quando questi ha ricoperto incarichi di governo e adesso è capo della segreteria del presidente della Regione Alberto Cirio.

Un incarico che, ad inizio anno, gli era costato un attacco da parte dei segretari dei partiti di Lega (Diego Boetti), Forza Italia (Gianpiero Caramello) e Fratelli d’Italia (Claudio Sarotto).

I tre, in sostanza, lo richiamavano alla coerenza politica. “Come fai, tu che sei il capo della segreteria di Cirio – gli avevano chiesto pubblicamente – a mantenere responsabilità amministrative a Mondovì, dove il centrodestra è all’opposizione?”.

Era prontamente intervenuto Cirio ad assumerne la difesa, sostenendo che quello affidato a Robaldo era un incarico tecnico e non politico.

Una spiegazione naif, ma era bastata a tacitare i malumori dei tre segretari i quali, a fronte dell’intervento del governatore, avevano chinato il capo e tirato i remi in barca.

La candidatura di Robaldo - quanto mai probabile in caso di rinuncia di Adriano - mette dunque in seria difficoltà il centrodestra.

Come faranno, infatti, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia a dire di no al braccio destro del Presidente che in Regione guida una coalizione di cui essi stessi fanno parte?

GpT

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