Attualità - 06 novembre 2021, 14:08

"I cambiamenti climatici e cosa possiamo fare per rallentarli": la lezione di Luca Mercalli a Bra

Il noto climatologo è stato ospite della rassegna CuneiForme. Al centro del suo monologo, la complessa situazione attuale e le piccole azioni che possiamo intraprendere nella nostra quotidianità per salvaguardare l’ambiente

"I cambiamenti climatici e cosa possiamo fare per rallentarli": la lezione di Luca Mercalli a Bra

"Lo scenario peggiore è sempre più probabile, ma io sono qui per dirvi che possiamo ancora evitarlo". Queste parole sono il sunto della lezione, dal titolo "Noi e l’ambiente" che Luca Mercalli ha tenuto ieri, venerdì 5 novembre, presso il Teatro Politeama di Bra, come ospite della rassegna "CuneiForme", organizzata dal Progetto Cantoregi e Le Terre dei Savoia, dedicata quest’anno al tema "riCostruire".

Il noto climatologo ha coinvolto il numeroso pubblico del Teatro in un’ora circa di monologo incentrato sull’emergenza climatica, parlando con fermezza e indignazione, amarezza ma anche con la convinzione che si può ancora fare qualcosa, ma bisogna farlo subito.

Ha infatti illustrato come ormai da decenni la questione ambientale sia al centro del dibattito scientifico, in particolare a partire dagli anni ’70. Il primo summit della Terra si è tenuto a Rio De Janeiro nel 1992, nello stesso periodo in cui questi compiva, proprio a Bra, i primi passi nel settore, portando avanti con Domenico Brizio la misurazione della serie di pioggia e neve al museo Craveri.

La convenzione sui cambiamenti climatici firmata a Rio è un testo fondamentale, base ancora della Cop26 che si sta tenendo in questi giorni (di cui Mercalli ci parla nell’intervista video).

"Da allora, non si è più fatto molto e il monito degli scienziati continua a non essere ascoltato. Ora tutti capi di Stato hanno accettato che il problema sussiste, ma bisogna iniziare la cura. Attualmente, il livello di anidride carbonica è giunto ad una soglia mai toccata prima e la causa principale sono le attività dell’uomo. Per questo, l’innalzamento della temperatura del nostro Pianeta è ora di 1. 2°, e non si fermerà: se lo conterremo entro i 2 gradi possiamo ancora sopravvivere, mentre se arriva a 5 si verificherebbe un collasso della natura che sconvolgerebbe tutto. Eventi estremi come la recente alluvione in Germania e la riduzione dei ghiacciai ne sono diretta conseguenza. In questa prospettiva, l’Italia è una delle zone più esposte, col rischio che per il 2100 il nostro clima diventi quello del Pakistan e la Pianura Padana un torrido deserto".

Ma il discorso di Mercalli non è stato solo di toni pessimistici: successivamente, ha infatti indicato quali azioni possiamo intraprendere nella nostra quotidianità per dare una mano a rallentare i sintomi dell’emergenza. "Prima di tutto, ricorrere a più fonti rinnovabili e ottenere l’efficienza energetica nelle abitazioni, che potrebbero anche diventare a energia positiva, cioè con una produzione maggiore rispetto ai consumi. Per i trasporti, usare un’auto elettrica, ma solo se caricata con energia rinnovabile e prevede il riciclo della batteria. Evitare di viaggiare in aereo, se non per motivi essenziali, in quanto principale causa dell’emissioni di anidride carbonica. Infine, mangiare meno carne e comprare più prodotti locali".

"Ho poca fiducia nel cambiamento ma credo che finché c’è speranza bisogna continuare a combattere col coltello fra i denti. Fondamentale è far fronte comune, unire le forze e puntare tutti assieme al medesimo obbiettivo, come è accaduto con la lotta partigiana. Ora possiamo ancora farcela", ha concluso Mercalli.

Il prossimo appuntamento della rassegna Cuneiforme a Bra, sempre presso il Politeama, è previsto sabato 13 novembre alle 21 con lo spettacolo "Scoop-donna sapiens" di e con Giobbe Covatta, che ci dimostrerà, col suo linguaggio irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo. Biglietti: 10 euro intero / 8 euro ridotto. Prenotazione consigliata. Info: 349.2459042 – info@progettocantoregi.it.

Luca Sottimano

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