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Economia | 29 novembre 2021, 10:00

Si è svolto il Convegno “Emergenza Elateridi su patata” - Quali strategie per il futuro?

Il Convegno si è tenuto il 22 novembre 2021, presso la sede di AS.PRO.PAT a Castelnuovo Scrivia (AL)

Si è svolto il Convegno “Emergenza Elateridi su patata” - Quali strategie per il futuro?

Negli ultimi anni si è assistito a un costante calo delle superfici destinate alla coltivazione della patata, concentrate in prevalenza nella provincia di Alessandria, a causa dell’incremento progressivo dei danni ai tuberi in raccolta da parte dei cosiddetti “ferretti” (larve di alcune specie di coleotteri Elateridi, in particolare appartenenti al genere Agriotes). Quest’anno, il danno è stato tale da ipotecare la sostenibilità economica e agronomica della coltura, rischiando così di far sparire una produzione e una filiera agroalimentare strategica per l’agricoltura piemontese e non solo. Una situazione analoga di sensibile aumento dei danni causati su patata dagli elateridi si è verificata infatti anche in altre importanti aree di coltivazione del Nord Italia e in altri Paesi, come la Francia.

Per fare il punto su tale emergenza e rispondere così alle necessità della filiera, il 22 novembre 2021 si è tenuto, presso la sede di AS.PRO.PAT a Castelnuovo Scrivia (AL), il Convegno “Emergenza elateridi su patata. Quali strategie per il futuro?”. L’incontro è servito in particolare per fare il punto della situazione in Piemonte e in altre Regioni italiane su questa problematica e raccogliere proposte e indicazioni per la realizzazione di iniziative tecniche o normative volte a rendere più efficace la lotta contro questi parassiti terricoli che, pur essendo autoctoni, stanno diventando sempre più un fattore limitante per la patata e altre colture.

Il confronto, coordinato da Fondazione Agrion, si è svolto con il contributo dei tecnici delle OPA Coltivatori Diretti, Confederazione Generale Agricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori, di SATA srl e delle O.P. del territorio interessate a questa coltura.

Ad aprire i lavori, il Presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari, che ha evidenziato la gravità dell’emergenza  elateridi, sottolineando l’importanza di creare una rete tra tutti gli attori della filiera, tecnici e commerciali, per trovare soluzioni sostenibili.

È seguito poi l’intervento dell’Assessore all’agricoltura regionale, Marco Protopapa, il quale ha rimarcato l’impegno di Regione Piemonte nella ricerca di soluzioni, in particolare attraverso la partecipazione al Tavolo nazionale coordinato dal MIPAAF - a cui partecipano tutte le Regioni interessate dalla coltura attraverso i Settori fitosanitari regionali - e l’importanza di garantire dei percorsi progettuali dedicati alla soluzione della criticità, con contemporanea disponibilità di strumenti tecnici che possano far fronte alle esigenze immediate della filiera.

Al convegno erano presenti anche Massimo Bariselli del Settore Fitosanitario Regione Emilia Romagna, e Beniamino Cavagna del Settore Fitosanitario Regione Lombardia, che hanno tratteggiato la situazione Elateridi nelle rispettive regioni.

È seguito poi l’intervento di Roberto Giordano e Lorenzo Berra di Fondazione Agrion, i quali hanno presentato l’attuale emergenza in Piemonte, sottolineando che, nonostante la patata continui a rivestire un ruolo importante nella filiera ortofrutticola regionale, negli ultimi anni ha registrato un trend negativo di superfici investite e di aziende coinvolte. Il danno da elateridi è presente in maniera diffusa in tutti gli areali di coltivazione della patata (100% della superficie sia in provincia di Alessandria che Cuneo), con danni in molte aziende superiori al 30%, fino ad arrivare al 90% delle produzioni. La relazione si è poi concentrata sulle proposte da concretizzare per un efficacie contenimento degli elateridi che sono inoltre una importante e crescente criticità anche su pomodoro da industria e altre specie. 

Per il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte è intervenuto Giovanni Bosio, il quale ha evidenziato le problematiche relative alla progressiva riduzione del numero di principi attivi utilizzabili per la difesa della coltura e la disponibilità del Settore fitosanitario a collaborare in rete per individuare soluzioni sostenibili.

Il convegno si è concluso con il contributo di Roberto Capurro, Alessandro Costanzo e Giuseppe Concaro di SATA S.r.l. - Cadir Lab S.r.l. - che hanno presentato i dati di alcune prove sperimentali svolte nell’areale alessandrino. A chiusura dei lavori sono intervenuti, con mirati interventi, le Associazioni di categoria e i rappresentanti della filiera orticola che hanno illustrato le proprie esperienze.

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