“Tutti insieme siamo migliori, tutti insieme siamo natura". E’ il sigillo poetico e pieno di futuro che i bambini delle classi V A e B di Manta, con quelli dell’Infanzia hanno dato alla Festa dell’Albero al Castello della Manta, lunedì scorso.
Nell’area verde intorno al maniero, hanno fatto corona alla messa a dimora di 4 aceri da parte dell’Arma forestale, sotto la guida del maresciallo Simone Orlandi comandante della stazione forestale Carabinieri di Saluzzo.
"Ben tornata Festa degli Alberi!. E' stata una esperienza meravigliosa – sottolinea l’insegnante Lia Pavan - che ci ha dato l’opportunità di vivere sul campo, una lezione davvero interessantissima, nella quale i ragazzi sono stati coinvolti, tanto da stupire gli adulti".
Si rivolge a loro, nella cornice della Festa dell’Albero, il messaggio del progetto “Un albero per il Futuro” portato avanti dall’Arma dei Carabinieri forestali in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, inserito in un protocollo firmato con il FAI, Fondo ambiente italiano.
"Conduce gli studenti su un percorso molto importante di educazione ambientale - spiega Simone Orlandi - e di valorizzazione attiva dell’ambiente, grazie alla messa a dimora delle piante. Un progetto finalizzato a creare una coscienza collettiva per il domani. Nell'occasione mi ha stupito molto la curiosità e l'attenzione dei bambini presenti, la sensibilità e la coscienza di far parte di un unico sistema".
L’iniziativa ha concluso il progetto "Vie di Natura e cultura" del FAI Castello della Manta, allineato sugli stessi obiettivi generali e in dialogo tra il maniero e l’ambiente circostante, in continuità con il Dna storico dello stesso.
E’ stato declinato in un programma di percorsi outdoor, visite guidate al bene, cicli di incontro tra noti testimonial sui temi della tutela ambientale e i giovani, raccogliendo sempre entusiasmo ad ogni appuntamento.
Nella Festa dell’albero a Manta, ripercorsa storicamente da Orlandi, istituita nel 1899, ripresa nel 1951 con la data del 21 novembre o 21 marzo, tramandata dal Corpo forestale e ora dai Carabinieri forestali dopo l’accorpamento nell’Arma, sono stati piantati 4 aceri campestri. Due provenienti dai Centri nazionali di Biodiversità della Forestale e due dal vivaio regionale Carlo Alberto di Canestrelli.
Per attestare la partecipazione alla messa a dimora delle piante, un diploma di “merito” per l’impegno di contribuire alla diminuzione di CO2 nell’ambiente
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