Monregalese - 29 dicembre 2021, 18:00

Il ricordo di un campione: Alice Filippi ha portato a Bra il suo "Sic", documentario su Marco Simoncelli [INTERVISTA]

A dieci anni dalla scomparsa, il film della regista monregalese celebra la parabola del pilota romagnolo: "La storia di Marco è universale: un bambino che ha un sogno e che, come tutti, ha molte difficoltà nel raggiungerlo, ma non si dà mai per vinto"

La regista monregalese Alice Filippi

La regista monregalese Alice Filippi

Nell’ottobre del 2011, il giovanissimo pilota di motociclismo Marco Simoncelli perde la vita sul circuito del Gran Premio della Malesia, chiudendo prematuramente una breve ma intensa carriera. A dieci anni di distanza, un toccante documentario, "Sic", gli rende omaggio raccontando la sua parabola, dagli esordi nelle minimoto alla vittoria del Campionato mondiale classe 250 cc nel 2008.

Martedì 28 dicembre, la proiezione del film al Cinema Impero di Bra è stata introdotta dalla regista, la monregalese Alici Filippi, che ha raccontato la genesi del progetto. "Tutto nasce dall’idea della produttrice Roberta Trovato, che ha cominciato a conoscere la famiglia di Marco e poi ha acquistato i diritti per il libro ‘Il nostro Sic’ scritto dal padre Paolo. Inizialmente si pensava di realizzare un’opera di finzione con attori, ma era troppo rischioso: il ricordo di Marco era ancora troppo vivo. In un secondo momento sono stata poi coinvolta io, che sono sempre stata attraversata dalla passione per i motori: mio padre e mio fratello sono piloti. Per noi era importante capire cosa c’era nella testa del protagonista, concentrandosi sull’aspetto umano. La sua storia è universale: un bambino che ha un sogno e che, come tutti, ha molte difficoltà nel raggiungerlo, ma non si dà mai per vinto".

 




Filippi ha così creato un team di scrittura che ha lavorato a distanza, composto da lei, Vanessa Picciarelli e Francesco Scarrone. Quest’ultimo, presente in sala alla presentazione, ha sottolineato come "all’inizio non avevamo nessun progetto definito, ma solo l’idea di rendere il giusto omaggio a Simoncelli. Poi, leggendo la biografia, abbiamo trovato una parabola, quella della sua esperienza in 250, perfetta per essere trasposta in un documentario. La nostra principale difficoltà era raccontare una persona che non c’è più, cercando di immedesimarsi e di capire come ha superato le difficoltà. Un compito arduo, ma quando poi il padre Paolo ha visto e apprezzato il film, abbiamo realizzato di aver compreso bene Marco. Questa è stata per noi la ricompensa più grande".

Infine, la regista ha salutato il pubblico con un aneddoto: "Il film unisce interviste, materiale d’archivio, e brevi ricostruzioni con attori, solo per quei passaggi, più legati ai sentimenti, di cui non avevamo testimonianza diretta. Per girare queste scene, siamo andati alla ricerca di una casa da utilizzare per una breve inquadratura. Ne abbiamo poi scelta una dopo ore di ricerche in un paesino di montagna, scoprendo per caso che, proprio quella, Marco era intenzionato a comprare per ampliare il garage delle sue moto. Abbiamo così capito di essere entrati nella sua testa".

 



Il film è ancora in programmazione oggi, mercoledì 29 dicembre, al Cinema Impero di Bra alle 18,30 e 20,45, e al Cinema Don Bosco di Cuneo, dove alle 21 sarà presente la regista.

Luca Sottimano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU