Economia - 11 gennaio 2022, 15:30

Come prendersi cura di cactus e piante grasse

Le piante grasse e i cactus, tuttavia, non sono così facili da curare come si potrebbe pensare: ecco un articolo molto utile con tanti consigli che possono salvare le vostre piante grasse

Come prendersi cura di cactus e piante grasse

Oggi moltissime persone seguono la tendenza di arredare con le piante. Ecco che i vegetali non sono più in giardino, su balconi e davanzali ma prendono posto accanto al sofà, sulla consolle in ingresso, in bagno e così via. L’ideale è utilizzare specie particolari e poco diffuse che vantano forme e foglie insolite. Vanno per la maggiore piante tropicali e cactacee. Le piante grasse e i cactus, tuttavia, non sono così facili da curare come si potrebbe pensare. Tanti fanno morire puntualmente le succulente perché non sanno come prendersene cura. Ecco allora alcuni consigli che possono salvare le vostre piante grasse.

Le terra da usare
Quando si tratta di prendersi cura di cactus come la coda di scimmia, il cactus zebra, il cuscino della suocera e altre specie che hanno questi simpatici nomi, bisogna scegliere una terra apposita. In commercio si possono trovare dei terricci appositi che sono ricchi di sassolini, pietre e altro materiale inerte che favorisce il drenaggio dell’acqua. Per ottenere un terriccio per cactacee, si può prendere il terriccio universale e aggiungere unaparte di sabbia e altri elementi come lapilli lavici. Questo è il terriccio che si presta maggiormente a

Le annaffiature
La maggiorparte delle volte che un cactus muore, il problema è riscontrabile nella quantità di acqua ricevuta. In linea di massima, la regola numero uno con le piante grasse è: meglio dimenticarsi di annaffiarle. Sono le piante ideali per le persone che non hanno il pollice verde e che spesso dimenticano di prendersi cura dei vegetali.

I cactus e le piante grasse vengono da zone desertiche dove piove pochissimo. Ricevono pochissima acqua in natura e quindi le annaffiature devono essere rare. Per capire quando vanno bagnate, bisogna tastare il terreno: se è perfettamente asciutto e arido, allora si può dare un goccio di acqua. La prossima annaffiatura dovrà esser fatta all’incirca dopo 10 – 15 giorni.

I ristagni
Un po’ come per tutte le piante, è necessario fare attenzione e controllare periodicamente che non ci siano un ristagno idrico nel sottovaso. Il consiglio è quello di alzare le piante e svuotare i sottovasi altrimenti la terra resta umida. Inoltre, possono sorgere marciumi radicali. L’acqua nel sottovaso è pericolosa anche perché attira insetti.

L’esposizione
Molti sono conviti che essendo cactus, l’esposizione ideale per queste piante sia quella in pieno sole. In realtà non è sempre così. Bisognerebbe invece fare più attenzione che ogni specie e pianta ha le sue specifiche esigenze. Spesso le piante grasse vogliono sì sole ma non diretto. I raggi diretti del sole non sono un granché per alcune specie, soprattutto le piante grasse con fogliame che possono soffrire di bruciature delle foglie. Meglio optare per una posizione al sole ma non diretto.

Dietro a una tenda può comunque andar più che bene. Se la pianta riceve poco sole si nota un colore sbiadito e una crescita unidirezionale. Girare il vaso di 45° ogni tanto può esser di aiuto.

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