Attualità - 19 marzo 2022, 19:02

Trentennale del 118: anche Langhe e Roero festeggiano la nascita del servizio

Presentate in conferenza stampa al “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, quelle che saranno le iniziative territoriali

Foto di Barbara Guazzone

Foto di Barbara Guazzone

Si è svolta questa mattina, sabato 19 marzo 2022, nell’Auditorium dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero, la conferenza stampa legata al Trentennale del servizio 118 e alle iniziative connesse che si svolgeranno sul territorio albese.

La conferenza è stata l’occasione per raccontare la nascita del 118 sul territorio, dal 1992 ai giorni nostri, ma anche un utile momento di confronto tra i vari operatori sugli sviluppi futuri del servizio. All’evento erano presenti rappresentati e volontari delle associazioni Asava, Avac, Avav, Var e Croce Rossa Italiana, nonché diversi rappresentanti della pubblica amministrazione di langhe e roero, il Presidente della Regione Piemonte, On. Alberto Cirio, Luigi Silimbri, direttore della S.C. emergenza sanitaria 118 Cuneo, Walter Occelli, direttore del NUE 112, Claudio Monti, della direzione generale della Asl CN2, Luciano Scalise, direttore generale della Fondazione Ospedale Alba-Bra, Francesco Enriches, Giovanni Brezzi e Danilo Bono, quest’ultimo collegato in video conferenza, che hanno ricordato la nascita del servizio 118 sul territorio e gli attuali sviluppi dello stesso.

Ad aprire l’incontro la dottoressa Annamaria Nuzzi, presidente del Var di Canale, in rappresentanza di tutte le associazioni di soccorso sanitario del territorio, che ha raccontato alla platea la nascita del servizio. “Le nostre associazioni – ha detto Annamaria Nuzzisono diverse tra di loro, diverse per storia, diverse per affiliazione, diverse per localizzazione geografica, diverse per le loro risorse, sia umane che di mezzi, ma siamo accomunati dal fare volontariato, mettendoci al servizio di chi, in diversi momenti della propria vita, si trova in grave difficoltà per problemi di salute. Queste associazioni contano circa 1.000 e nel 2021 abbiamo effettuato circa 9.000 interventi di 118, a cui si affiancano tutti i servizi di trasporto intraospedaliero, di continuità di cura, trasporti di dializzati, che nel 2021 sono stati oltre 10.000”. 

La dottoressa Nuzzi ha anche sottolineato come in questi ultimi decenni, le diverse associazioni abbiano compiuto una svolta e un cambiamento epocale, proprio grazie all’ingresso nel sistema 118, che ha richiesto un grande cambiamento in termini logistici, organizzativi, di formazione e professionalità del personale e di acquisizione di competenze.  

Nel suo intervento il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, si è soffermato prima di tutto sulla questione dell’attuale emergenza legata all’accoglienza dei profughi ucraini sul territorio piemontese, che al momento attuale conta circa 4.500 persone ospitate, sottolineando le difficoltà di questo specifico esodo, a differenza di altri gestiti con un meccanismo di accoglienza a livello istituzionale, che vede circa i due terzi delle situazioni in accoglienza spontanea, cosa che richiede prima di tutto l’individuazione di questi casi e successivamente che vengano fatte tutte le necessarie verifiche per valutare che ci siano le giuste condizioni per garantire ospitalità a entrambe le parti, ospitato e ospitante.

Nonostante gli impegni – ha detto l’On. Cirio – questa mattina ci tenevo ad essere presente di persona, non con un video o con un saluto, perché quando noi vi chiamiamo, voi venite di persona, non ci mandate un video. La Regione viene volentieri di persona per testimoniare la gratitudine che il sistema sanitario regionale deve avere nei vostri confronti, cogliendo l’occasione di ringraziare voi per ringraziare tutto il sistema del volontariato. È vero che la sanità pubblica deve essere garantita dal pubblico, ma se non ci fosse il volontariato, non ci sarebbe sanità pubblica in tutto il paese. Faccio l’esempio dei donatori di sangue, immaginate se non ci fossero donatori di sangue in tutto il Paese, il sangue non si compra, si dona gratis e questo ci deve far capire come il nostro volontariato non solo deve essere ringraziato, ma deve essere messo nelle condizioni migliori di poter svolgere la propria attività di volontario. In questi trent’anni il sistema si è evoluto e nella nostra regione il 118 è efficientissimo, trovando un braccio operativo nei volontari che è straordinario, il mio impegno è quello di poter mettere le associazioni nelle condizioni di poter fare al meglio il volontariato, non affogare nella burocrazia e mi rivolgo soprattutto all’azienda sanitaria, alla nostra struttura regionale, molte volte il volontariato si avviluppa nella burocrazia. Pensate al sistema delle gare. La legalità e la trasparenza, ci mancherebbe sono fondamentali, ma delle associazioni che si devono mettere in gara tra di loro, per offrire un servizio di volontariato è qualcosa che se spiego a mia mamma, mi dice che siamo tutti matti. Ci vuole quel sano buon senso per permettere a chi gestisce un’associazione di volontariato, di non affogare nella burocrazia quotidiana”.

L’evento è proseguito con gli interventi di Luigi Silimbri, direttore della S.C. emergenza sanitaria 118 Cuneo, Walter Occelli, direttore del NUE 112.

Luigi Silimbri oltre ad aver ricordato l’appuntamento con l’evento provinciale del prossimo 26 marzo in piazza Galibmerti a Cuneo, dove saranno presenti tutte le associazioni di soccorso sanitario 118 del cuneese, ha sottolineato come in questi anni ci sia stata una grande crescita del sistema 118, anche se con tante difficoltà, superate grazie alla volontà di andare avanti che ha accomunato tutti gli attori coinvolti, impegnati nel fare qualcosa per tutte quelle persone che hanno bisogno a livello sanitario. 

Il direttore del NUE 112, Walter Occelli, ha spiegato come il sistema 112 sia un sistema multi operatore, composto di personale tecnico, personale sanitario e personale volontario, che ha portato il servizio ad acquisire un’alta professionalizzazione, spiegando, inoltre, che il sistema 112 non è un nuovo 118, ma un sistema multi professionale che vede al suo interno anche delle attività rivolte all’emergenza sanitaria territoriale. Il numero unico 112 nasce con un carattere di universalità, in grado di rispondere all’esigenza di garantire un numero di accesso che fosse unico per tutto il territorio europeo.  

A seguire, nel suo intervento, Luciano Scalise, direttore generale della Fondazione Ospedale Alba-Bra, ha ricordato il contributo dato alla realizzazione della piazzola per l’elisoccorso a Cortemilia, sottolineando quanto comunque la Fondazione Ospedale Alba – Bra sia sempre stata presente e attenta nel contribuire alla crescita e al perfezionamento del sistema sanitario territoriale, confermando la costante disponibilità nei confronti degli operatori e delle associazioni. 

Questo Auditorium dove siete oggi – ha detto Scalise, rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni – contribuisce alla formazione del personale delle nostre strutture, ma vuole essere anche un elemento di umanizzazione della struttura, come vedete tecnologicamente avanzato e ci tengo a dirvi che se doveste averne bisogno per qualsiasi evento, sappiate che è a disposizione anche vostra”.

Ringraziamenti alle associazioni e ai volontari, nonché agli operatori e direttori del sistema 118, sono arrivate anche dagli amministratori pubblici, per bocca di Mauro Noè della presidenza della conferenza dei sindaci dell’Asl Cn2.

A tutti i presenti è stata consegnata una targa celebrativa di questi trent’anni di attività di soccorso sanitario del sistema 118, tra i presenti omaggiati della targa, anche la dottoressa Emanuela Rossi e il dottor Stefano Quaranta, in rappresentanza dei medici e degli infermieri dell’area 118 territoriale.

L’evento si è chiuso con lo scambio di targhe celebrative tra i giovani rappresentanti delle diverse associazioni e i loro presidenti, in un gesto simbolico di passaggio del testimone tra chi ha dato vita a sistema 118 e chi lo sta portando avanti e sarà impegnato nelle sfide future.

andrea olimpi

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