Attualità - 29 marzo 2022, 11:15

Crisi edilizia, Bergesio (Lega): “Subito una clausola per l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti”

Lo ha detto questa mattina il Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, nel suo intervento al Consiglio generale dei costruttori edili, riuniti a Cuneo nella sala «Michele Ferrero» di Confindustria

“Al Governo chiediamo subito una clausola per l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti, altrimenti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate”. Lo ha detto questa mattina il Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, nel suo intervento al Consiglio generale dei costruttori edili, riuniti a Cuneo nella sala «Michele Ferrero» di Confindustria.

 

Tema della seduta, aperta al pubblico: la grave crisi in cui versa il comparto, che rappresenta il 22% del Pil nazionale, a seguito del rialzo improvviso ed esponenziale dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che per di più sono carenti.

 

“Dalla fine del 2020 il contesto economico globale è cambiato drammaticamente, soprattutto in riferimento al costo delle materie prime e a quello delle energie – ha proseguito il Senatore -. Il conflitto in Ucraina sta avendo pesanti conseguenze sull’approvvigionamento di materie prime. Ed inoltre si sta determinando un ulteriore shock energetico in Europa, con particolare drammaticità per il nostro Paese. Ho fatto presente in più occasioni che le misure adottate fino a questo punto dal Governo non sono sufficienti in quanto troppo limitate e con tempi di attuazione lunghissimi, incompatibili con l’emergenza in atto sia in campo energetico sia in quello relativo alle materie prime”.

 

“Per questo – ha elencato Bergesio - come Lega abbiamo presentato una mozione per impegnare il Governo ad affrontare in modo più efficace la questione energetica ed una serie di misure più incisive al Decreto Energia attualmente in discussione alla Camera. E ci apprestiamo a fare lo stesso con il nuovo decreto Taglia Prezzi, in discussione al Senato”.

 

Ed inoltre: “Ci siamo sempre battuti per cercare di semplificare la disciplina degli appalti pubblici sia quando eravamo al governo, con il decreto “sblocca cantieri” per introdurre una serie di regole per velocizzare le procedure, sia più di recente nella discussione della legge delega per la riforma del codice degli Appalti, per garantire chiarezza e dare sostegno alle nostre attività, mettendo in risalto le nostre eccellenze. In particolare, abbiamo introdotto la semplificazione delle regole che configurano l’illecito professionale, individuando precisamente le cause per l’esclusione dei bandi, la possibilità di suddividere  e accorpare gli appalti in lotti, fatto che valorizza le micro e le piccole e medie imprese, e il vincolo di un regime obbligatorio per la revisione dei prezzi al verificarsi di situazioni imprevedibili, fondamentale per garantire l’aderenza dei costi al reale andamento del mercato”.

 

“La necessità di assicurare il corretto funzionamento degli appalti risulta poi ancora più urgente di fronte alle sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che chiama istituzioni e aziende all'efficienza e alla tempestività nella realizzazione degli interventi”, ha affermato ancora il Senatore cuneese.

 

Tuttavia, ha proseguito Bergesio: “Le compensazioni per il "caro materiali" non riescono a stare al passo dei mercati in continuo rialzo e non sono sufficienti a ristorare le imprese dai maggiori costi patiti, perchè non comprendono l'aspetto energetico, e perché si tratta di discutibili meccanismi di compensazione, con soglie non aderenti alla realtà, e che nella migliore delle ipotesi consentono alle imprese ristori dell'ordine del 20-25% dei maggiori costi. Ed inoltre perchè sono corrisposti a distanza di oltre un anno dalla effettiva spesa. Infine perchè i farragginosi meccanismi di accesso, in molti casi, non consentono la possibilità della richiesta alle imprese esecutrici”.

 

“Siamo consapevoli di essere rappresentanti di un territorio produttivo importantissimo e di un sistema-paese che deve essere valorizzato e non distrutto”, ha concluso il Senatore Bergesio

 

comunicato stampa

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