Ieri pomeriggio, sulla provincia, capoluogo incluso, è scesa una quantità d'acqua tale da non consentirne il normale deflusso o scolo nei tombini o l'assorbimento dai terreni.
Allagamenti e pozzanghere ovunque: strade, campi, centri cittadini. Non ha fatto eccezione, ovviamente, il parco Parri, dove è esondato il laghetto artificiale, allagando il prato circostante, fino a via Bodina.
In tanti hanno segnalato la situazione, a partire dal neo consigliere comunale per gli Indipendenti Giancarlo Boselli, che ha chiesto all'amministrazione se ci sia stato il collaudo degli impianti del parco stesso, visto quanto accaduto.
La risposta del Comune è una sola: è scesa troppa acqua tutta insieme. Il terreno non è riuscito a drenarla tutta, creando una grande pozza. La bealera di scarico del laghetto artificiale si è riempita troppo velocemente e ha iniziato ad esondare. Il Comune ha chiesto l'intervento della Protezione Civile per velocizzare le operazioni di scarico dell'acqua nelle fogne, cosa che avrebbe richiesto più tempo se non si fosse intervenuti. La situazione è quindi stata risolta già nella tarda serata di ieri.
I progettisti del parco stanno valutando la creazione di alcuni pozzetti di scolo per ridurre, di fronte a fenomeni temporaleschi così importanti, il rischio che possa succedere di nuovo. Cosa, comunque, non evitabile totalmente. Le conseguenze del maltempo sono purtroppo imprevedibili e catastrofiche.
L'allagamento di un parco, rispetto a tetti scoperchiati, alberi caduti, voragini nelle strade, frane e grandinate con chicchi delle dimensioni di albicocche, è forse la cosa di cui preoccuparsi di meno.