Curiosità - 19 settembre 2022, 16:40

Concorso 'La quercia del Myr': l'edzione 2022 allo scrittore Giovanni Braida

La premiazione si è svolta per il terzo anno ad Ormea, tra numerosi ospiti e premi speciali

Concorso 'La quercia del Myr': l'edzione 2022 allo scrittore Giovanni Braida

Sabato 17 settembre ad Ormea, in una cerimonia impreziosita dalle letture a cura dell’attore Lello Ceravolo e dall’accompagnamento musicale della pianista Carla Bellini, si è svolta la premiazione del concorso letterario nazionale “La Quercia del Myr”, giunto alla sesta edizione.

La Sala polivalente della Società Operaia di Ormea ha fatto da cornice alla serata dedicata all’atto finale del concorso organizzato dall’associazione culturale Savin in collaborazione con l’associazione Ulmeta, con il patrocinio del Ministero per la cultura, del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comune di Ormea, oltre al sostegno di preziosi partner. L’iniziativa prende il nome dal romanzo “La Quercia del Myr”, libro per ragazzi scritto nel 1957 dal maestro elementare originario di Roburent Severino Armando Bellino e pubblicato in occasione della prima edizione del concorso. «L’obiettivo è animare l’interesse per la lettura e sostenere quello per la scrittura – ha commentato il coordinatore generale del concorso Bruno Vallepiano - . Tra i tantissimi grazie uno è per i lettori che, silenziosi, tra gennaio e luglio, leggono i libri in concorso, un intenso lavoro di squadra perché ogni opera viene letta da quattro persone diverse».

Giovanni Braida da Viareggio, con il libro “Shekhinah” (Pezzini Editore), è il vincitore assoluto dell’edizione 2022 e della sezione “romanzo edito”. Il libro racconta le deportazioni degli ebrei lituani, operate dai sovietici negli anni della dittatura staliniana. «Sono particolarmente contento perché questo libro ha già vinto altri premi, ma vincere in Piemonte, dove sono cresciuto, per me ha un sapore speciale, a poche decine di chilometri poi da dove hanno vissuto i miei eroi di gioventù Fenoglio e Pavese – ha raccontato - . Questo è il mio quarto romanzo, serve a completare una pagina di memoria. Scrivere non è un hobby, è passione, ossessione, qualcosa per la quale devi rinunciare a molto». È lui quindi ad aggiudicarsi il prezioso libro di quercia e i mille euro del premio: l’opera è stata scelta tra oltre 150 valutate e lette da ben quattro diversi lettori da tutta Italia.

Ad aggiudicarsi la sezione “romanzo inedito” è invece Vincenzo Dimilta con “In una vita” romanzo storico biografico ambientato negli anni ’40 che racconta come si può sopravvivere alla miseria e ai poteri forti. Per la sezione “racconti” primo posto invece per Andrea Capello con “Scrivere per non dimenticare”, dove la memoria si fa materia viva di narrazione, con uno scritto che parte dalle sensazioni suscitate da un fatto di cronaca.

Ospiti d’eccezione i vincitori dei prestigiosi premi speciali che hanno raccontato la loro esperienza, dato consigli utili e incantato la platea. Premio “giallista dell’anno” alla scrittrice Valeria Corciolani. «Questo premio è un’emozione grandissima – ha commentato con il premio in mano - . Leggere e scrivere sono due facce della stessa medaglia, saper osservare e provare a raccontare».

Premio “alla carriera” al braidese Gianni Farinetti. «Moltissimi autori hanno indagato la Langa, perché evidentemente questi luoghi racchiudono un segreto – ha raccontato - . Nel 2022 è anche il centenario della nascita di Beppe Fenoglio».

Il premio “traduttore” è andato a Claudia Maria Tresso docente universitaria di Lingua Araba e Traduzione arabo-italiano che ha realizzato numerose traduzioni e curatele di letteratura araba sia medievale sia contemporanea e ha ringraziato il concorso anche per l’attenzione per una professione, quella di traduttore, troppo spesso non adeguatamente valorizzata. Infine premio “letteratura di montagna” a Davide Longo, anche docente della Scuola Holden di Torino, che ha dispensato preziosi consigli al pubblico e agli autori presenti sul suo modo di scrivere, pensare e “progettare” un libro.

Tra gli ospiti anche la vincitrice assoluta della scorsa edizione, Lucia Berardi premiata con l’opera “Mai visto il mare”. Come in ogni edizione, infine, verranno assegnati delle menzioni speciali previste dalla giuria del premio letterario. «L’osservazione quotidiana dei ragazzi ti mette di fronte ad una realtà in ebollizione da cui nascono poi tante storie – ha raccontato Lucia Berardi, vincitrice assoluta l’anno scorso con il suo primo romanzo ed ex insegnante  - . Sono felice, dopo aver conclusa la stagione di insegnante, di avere qualcos’altro che mi appassiona».

Ora l’organizzazione si prende una veloce pausa prima di progettare l’edizione 2023.

comunicato stampa

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