Tracciano il bilancio delle due serate di consiglio comunale a Cuneo le forze di minoranza autrici degli emendamenti alle linee programmatiche presentate dalla sindaca Patrizia Manassero. Una discussione lunga e articolata che ha occupato la maggior parte delle sessioni, e che ha visto la trattazione singola di tutti gli emendamenti - 51 in totale - da parte dei gruppi degli Indipendenti, di Cuneo Mia e di Cuneo per i Beni Comuni. Che, però, sono stati completamente rigettati dalla maggioranza del consesso.
Gli Indipendenti - nello specifico i consiglieri Giancarlo Boselli e Paolo Armellini - sono stati autori di 37 degli emendamenti presentati: "L’opposizione, con la bella partecipazione di Fratelli d'Italia con i Consiglieri Mallone e Garnero, di Siamo Cuneo con Franco e Mavy Civallero e di Beppe Lauria, ha proposto cose importanti e di buon senso - hanno commentato sui propri canali social, all'indomani della chiusura dei lavori - . Tutte respinte da una sindaca insicura e da una maggioranza chiusa".
Il punto della riflessione, insomma, è la critica all'atteggiamento tenuto dalle forze di maggioranza: pochi sono stati gli interventi della sindaca Patrizia Manassero, degli assessori e dei consiglieri che invece, secondo la minoranza, avrebbero dovuto esprimersi in modo più approfondito.
Particolarmente amareggiato Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): "No su tutto. Con i nostri emendamenti avevamo formulato proposte per migliorare e integrare il programma della sindaca su tre direzioni: ambiente, mobilità e partecipazione. Ci siamo scontrati contro la totale assenza di dialogo, di partecipazione e di ascolto: nemmeno su argomenti di spessore e sensibilità ci sono state aperture. Ma è vedere alcuni consiglieri completamente distratti, navigare sui social o alle prese coi passatempi preferiti sui telefonini, mentre si discutono argomenti fondamentali per i nostri cittadini, la cosa che mi ha fatto più male".