Attualità - 14 novembre 2022, 16:01

In arrivo orari più lunghi (anche nelle vacanze di Natale) per i nidi piemontesi

La misura della Regione accorda un totale di 552.500 euro alla provincia di Cuneo, coinvolgendo gli enti comunali di Bra, Cuneo, Dronero, Mondovì, Savigliano e Villanova Mondovì

L'assessore regionale Elena Chiorino

L'assessore regionale Elena Chiorino

Sono 63 in tutto il Piemonte gli amministratori locali che - per l'anno educativo 2022/2023 - potranno avvalersi di un prolungamento dell'orario di apertura degli asili nido comunali senza proporre aumenti in tariffa alle famiglie. Il merito deriva dallo stanziamento di 2.717.260 euro predisposto dall'organo regionale nel corso dello scorso anno, incrementato per quello corrente di ulteriori 3.500.000 euro.

Quest'anno, inoltre, si potranno prolungare gli orari anche durante le vacanze natalizie e pasquali. Pertanto, anche in tale periodo, le famiglie con bambini della fascia 0-3 anni saranno più facilitate nel conciliare le incombenze lavorative con la cura dei figli.

Dei Comuni cuneesi, sei sono coinvolti nella misura. Nello specifico parliamo di Bra (146.250 euro), Cuneo (93.600 euro), Dronero (39.000 euro), Mondovì (46.280 euro), Savigliano (207.870 euro) e Villanova Mondovì (19.500 euro); il totale delle risorse destinate alla nostra provincia è di 552.500 euro.

L’ampliamento dell’orario potrà essere attivato dal lunedì al venerdì e/o il sabato mattina, ad integrazione dell’orario standard garantito. Sarà così possibile migliorare la qualità della prestazione offerta dalle strutture coinvolte, contribuendo anche a contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali.

Chiorino: "Garantiamo opportunità di essere sia madre che lavoratrice"
"La famiglia ė il primo ammortizzatore sociale di questa Nazione, culla degli affetti e luogo nel quale si forma l’identità di ognuno di noi - ha detto l'assessore Elena Chiorino - . Il nostro obiettivo come Regione è sostenerla e tutelarla attraverso misure concrete, finalizzate al sostegno della natalità per uscire da questa 'glaciazione demografica' e riscoprire la bellezza della genitorialità".

"Una Nazione che non fa figli e una Nazione che nega il suo futuro. Una misura di questo tipo garantisce opportunità ad una donna di essere sia madre sia lavoratrice: ampliare gli orari dei nidi a pari tariffa - ha sottolineato ancora Chiorino - significa sia supportare l’occupazione femminile, aumentando il numero di educatrici necessarie, sia non gravare sulle casse comunali calmierando le tariffe alle famiglie grazie al contributo regionale".

redazione

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