Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi: Diego Borgna se ne va, ma resta.
Il consiglio di Amministrazione di Cuneo Granda Volley, riunitasi nella giornata di venerdì scorso 24 novembre, ha ratificato le dimissioni dell’amministratore delegato rassegnate alla fine della partita Cuneo-Perugia (quando aveva avuto un’accesa discussione con l’allenatore Emanuele Zanini), ma nel contempo ha deciso “di confermare la sua preziosa rappresentanza in seno al Consiglio di Amministrazione della Lega Volley Femminile”.
Così recita il comunicato stampa diffuso nel pomeriggio dalla società. Traduzione: Borgna resta in società, ma senza cariche. Salvando così capra e cavoli.
Non dimentichiamo che l’ormai ex amministratore delegato è entrato a fare parte del consiglio di Lega non più di un mese fa e che il suo allontanamento totale dalla società avrebbe fatto decadere automaticamente ogni sua carica. Deleterio per entrambe le parti.
Quel che impressiona maggiormente è la precisazione che a Cuneo Granda Volley hanno voluto rendere pubblica: “Si condivide con l’opinione pubblica la piena disponibilità e la totale trasparenza con cui l’ing. Borgna sta effettuando il dovuto passaggio di consegne: voci di sottrazioni indebite di denaro dalle casse societarie sono categoricamente smentite”. Accuse pesanti, uscite evidentemente tra i soci durante un CdA dai toni accesi.
Inevitabili i ringraziamenti di rito: “I consiglieri tutti ringraziano Diego per il determinante e costante impegno profuso per la causa pallavolistica”, ma anche in questo caso la nota stampa, scaricando l’amministratore delegato in modo elegante, fa quadrato e dimostra la volontà di voltar pagina al più presto: “Grazie alla coesione del gruppo dirigenziale ed alla disponibilità al dialogo da parte delle Istituzioni – si legge -, la garanzia di continuità aziendale non verrà meno, anzi”.
È quell’’anzi’ finale che fa ben sperare: a Cuneo Granda Volley hanno capito che la pallavolo è un patrimonio da salvaguardare. Non solo per la città, ma la provincia intera. Istituzioni comprese.
La palla, che sul campo di questi tempi gira così bene anche per merito di quell’Emanuele Zanini che qualcuno additava la causa di tutti i mali, ora passa tra le mani di chi in società è rimasto. E ci crede fino in fondo. A partire dal presidente Dino Vercelli, che farà di tutto per tenere unito un gruppo che sta attraversando forse il momento più difficile da quando è nato.
Intanto nel tardo pomeriggio la società ha ratificato ufficialmente quanto già si conosceva da alcuni giorni: Domenico Petruzzelli non è più il secondo allenatore della Prima Squadra. Lo stesso, legato da vincoli di parentela con Diego Borgna, aveva rassegnato le proprie dimissioni la scorsa settimana.